I Notturni d’Arte al Museo e Mostra

4 Agosto 2016 By Valentina

I Notturni d’Arte organizzati dall’Assessorato Cultura del Comune di Padova con il contributo di Cassa di Risparmio del Veneto e dedicati alla Padova del Rinascimento, propongono una visita guidata al Musme-Museo di Storia della Medicina e alla mostra ivi ospitata “Il corpo scoperto. L’anatomia da Vesalio al futuro”.

Appuntamento alle ore 21 presso il Museo: “La serata al Musme – afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Padova Matteo Cavatton – sarà un’occasione per ripercorrere lo straordinario percorso padovano di innovazione scientifica, dal Cinquecento ai giorni nostri, narrato in modo rigoroso ma accattivante in questo museo, che si distingue per innovatività: a fianco a reperti antichi trovano infatti spazio exhibit interattivi, video e giochi multimediali”.

Nel Cinquecento l’Università di Padova, per merito della libertà di studio e di pensiero che vi veniva garantita dalla Repubblica Serenissima, è stata la culla di quella rivoluzione scientifica che ha cambiato il volto del sapere occidentale. In quel secolo d’oro a Padova sono nate la Medicina moderna, l’Astronomia e la Fisica come oggi le conosciamo, grazie alla presenza dei più grandi scienziati del tempo, tra i quali Galileo Galilei, che teorizzò il metodo scientifico sperimentale. Il Musme è allestito nel palazzo quattrocentesco che fu sede del primo ospedale padovano, costruito nel 1414 dai coniugi Sibilia de Cetto e Baldo Bonafari, l’ospedale di San Francesco Grande, attivo fino al 29 marzo 1798, quando fu sostituito dall’Ospedale Giustinianeo. Fu in questi locali che, nella seconda metà del Cinquecento, per la prima volta al mondo, gli studenti di Medicina iniziarono a imparare la pratica clinica direttamente al letto dei malati. Inaugurato un anno fa, il Musme racconta, coniugando storia e tecnologia, lo straordinario percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna, con particolare attenzione alla storia della scuola medica padovana e ai suoi illustri esponenti, come Andrea Vesalio. Il suo capolavoro, il De humani corporis fabrica libri septem opera di anatomia illustrata da Tiziano o da qualcuno della sua scuola è al centro della mostra “Il corpo scoperto. L’anatomia da Vesalio al futuro”, aperta al pubblico fino al 18 settembre; curata da Maurizio Rippa Bonati e Silvia Ferretto dell’Università di Padova, con la collaborazione di Renzo Peretti e Mauro Zocchetta dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, essa racconta la collaborazione tra anatomisti e artisti, presentando una selezione di opere illustrate di anatomia edite nel Cinquecento.