I benedettini e le bonifiche nell’area padovana

14 Marzo 2017

Si tratta di un importante appuntamento realizzato in occasione della prima giornata nazionale del Paesaggio, il 14 marzo indetta dal Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo; viene promosso dalla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Santa Giustina congiuntamente con l’Abbazia benedettina di Santa Giustina, grazie alla collaborazione dell’Abbazia di Praglia, della Societas Veneta per la Storia Religiosa, del CTG “Arcobaleno”, della Cineteca di Bologna e con i patrocini dei comuni di Padova e di Correzzola e del FAI (Fondo Ambiente Italiano) Padova.

Una “fantastica storia da divulgare” – sostengono gli organizzatori – per quel faraonico lavoro di bonifica iniziato quasi mille anni fa nella bassa padovana, in particolare nel territorio di Correzzola dove il paesaggio paludoso rendeva particolarmente difficile la vita degli abitanti. Con una imponente opera di bonifica durata secoli, i monaci benedettini di Santa Giustina di Padova riuscirono a fare del territorio di Correzzola un modello di paesaggio agricolo unico nel suo genere, avviando (e monitorando) un efficiente “piano regolatore” che è durato per secoli, portando equilibrio della natura e benessere degli abitanti che dovevano tuttavia seguire delle “regole” per il mantenimento del paesaggio.

Il “carisma” benedettino può essere preso come esempio per la società di oggi. L’oblio e la dispersione di queste testimonianze hanno depauperato il paesaggio. La mancanza di manutenzione e di rispetto del paesaggio stesso e la non osservanza delle “regole” hanno creato e stanno creando non poche problematiche sotto gli occhi di tutti.

Le bonifiche, la cura del paesaggio agrario, la costruzione delle fattorie benedettine, la Grande e la Piccola Vanezza, la Scuderia, la grandissima CORTE Benedettina, le chiuse e le gastaldie, le possessioni, le mappe dei terreni suddivise tra prativi, ortivi, vallivi… tutto era scandito con precise regole impresse dai monaci benedettini. Il territorio di Correzzola, con la caratteristica di trovarsi al di sotto del livello del mare, grazie a questi lavori è rimasto produttivo nel corso dei secoli, costituendo di conseguenza il buon vivere degli abitanti.

Nell’incontro del 14 marzo sono previsti gli interventi dell’Abate di Santa Giustina, Padre Giulio Pagnoni, del sindaco di Correzzola Mauro Fecchio, della maestra emerita di Correzzola Girolama Borella (che sin dagli anni ’70 si è sempre battuta per la valorizzazione e la salvaguardia dei beni architettonici e artistici di Correzzola), del cellerario dell’Abbazia di Praglia Mauro Maccarinelli, del presidente del FAI Giulio Muratori e del giornalista-scrittore Maurizio Drago.