E Mozart finì in una fossa comune. Vizi e virtù del copyright

21 Gennaio 2014

Viene rappresentata con una piccola “c” in un cerchio, eppure quel simbolo serve a sviluppare le attività creative, è presidio della libertà di espressione ed è alla base della fruizione del sapere e dell’arte.
Fabio Macaluso ha scritto un libro dal titolo E Mozart finì in una fossa comune. Vizi e virtù del copyright, in cui si registrano le posizioni in campo e si propongono alcune soluzioni di riforma del sistema attuale, anche perché le norme in materia sono veramente complesse e spesso incomprensibili per i loro destinatari.
Eppure un sistema antico dal punto di vista legislativo è chiamato oggi a difendere anche la circolazione delle informazioni in rete e la proprietà di chi scrive, suona o filma dagli attacchi dei nuovi pirati multimediali. Ma non è finita, il copyright coinvolge anche le grosse istituzioni e proprietà private: che rapporto esiste tra gli editori e i grandi distributori informatici e quale dovrebbe essere il ruolo degli editori scientifici e universitari?
Fabio Macaluso presenterà il suo libro in una tavola rotonda a cui parteciperanno Lorenza Carlassare, Costituzionalista dell’Università di Padova, Salvatore Solimeno, docente di Diritto e legislazione dello spettacolo, Andrea Colasio, assessore alle politiche culturali del Comune di Padova, Rosamaria Salvatore, presidente del corso di studio in Scienze dello spettacolo, Maria Nevilla Massaro, direttore del Conservatorio “C.Pollini”, Francesco Bonsembiante, produttore cinematografico, e Claudia Napolitano, in rappresentanza degli editori che hanno pubblicato il libro.