Dessaran Festival
3 Novembre 2016Prende il via ufficialmente mercoledì 9 novembre Dessaran Festival, settimana di eventi che per cinque giorni porterà a Padova una rappresentazione della cultura armena nelle sue diverse forme attraverso sette imperdibili appuntamenti, tutti ad ingresso libero, che avranno come protagonisti alcuni tra i più importanti artisti del panorama italiano e internazionale.
Una manifestazione promossa dal Comune di Padova Assessorato alla Cultura con il contributo
della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e l’organizzazione di Nairi Onlus e
Casa di Cristallo. La direzione artistica del Festival è a cura di Antonia Arslan, scrittrice
padovana di origine armena e autorevole esponente del mondo della letteratura.
Un lungo viaggio tra musica, canti sacri, scrittura, teatro, illustrazioni, fotografia, cinema ed enogastronomia che vuole esplorare questa antichissima cultura andando a toccare anche le tante civiltà che ad essa si sono intrecciate nei millenni della sua esistenza.
Da qui il titolo Dessaran che in armeno significa “l’orizzonte, il confine di ciò che vedi” e l’obiettivo, come dichiarano la direttrice artistica Antonia Arslan e l’Assessore alla Cultura Matteo Cavatton, di gettare lo sguardo verso “tanti orizzonti diversi, ma anche nessun orizzonte definito ed escludente, in uno scambio fruttuoso e allegro di saperi, cognizioni, suggestioni antiche e moderne”.
Si comincia mercoledì 9 novembre con un doppio appuntamento sul tema “Graphic novel e memoria storica” che vedrà protagonisti Claudio Calia – autore e divulgatore del linguaggio del fumetto – e Paolo Cossi, celebre illustratore e fumettista vincitore di diversi premi internazionali.
Un interessante dialogo su come il fumetto possa narrare le vicende storiche che sarà accompagnato dalla realizzazione dal vivo di disegni a fumetti da parte dello stesso Cossi.
L’evento si terrà al mattino al Liceo Fermi (riservato agli studenti) e alle ore 18 alla Libreria Laformadelibro.
Giovedì 10 (ore 18.30) ci si sposta alla Sala Rossini del Caffè Pedrocchi con l’evento “Dalle ricette armene ai vitigni della valle dell’Ararat”. Un incontro-degustazione in cui la cuoca armena Verjin Manoukian descriverà le antiche ricette della cucina armena mentre Mario Barbieri, Gran Maestro della Confraternita del “Raboso del Piave”, presenterà il vino che porta il nome di Antonia Arslan: si chiama Arenì, antico vitigno proveniente dalla regione del Monte Ararat, quello del Caucaso, coltivato nelle grave del Piave. L’evento è in collaborazione con l’associazione Veneto Suoni e Sapori.
Un’altra location di grande prestigio, la Sala Carmeli in via Galilei, farà da cornice alla serata di musica e fotografia in programma venerdì 11 (ore 21.15). Le musiche originali di Maurizio Camardi, sassofonista padovano che da diversi anni ha introdotto il duduk armeno tra i suoi strumenti a fiato, condurranno il pubblico nelle atmosfere tipicamente armene del lavoro fotografico di Antonella Monzoni e Norayr Kasper. Le straordinarie immagini di due tra i più autorevoli fotoreporter in campo internazionale verranno sonorizzate dai fiati di Camardi con uno speciale montaggio creato per l’occasione da Paolo Valentini.
Sabato 12 (ore 19) sarà invece la Casa di Cristallo – dal 1987 una delle voci più attive in Italia per la divulgazione della cultura e della storia del popolo armeno – ad aprire le sue porte per un momento di condivisione culturale accompagnato da una degustazione di vini. Ad introdurre la serata le composizioni originali eseguite dal M° Claudio Fanton al duduk, a seguire la proiezione del film “Un tocco di zenzero” di Tassos Boulmetis, un film ambientato in Grecia che affronta il rapporto tra un uomo maturo e un bambino, uniti dalla grande passione che il primo trasmette al secondo per l’utilizzo delle spezie in cucina, intese soprattutto come metafora del giusto atteggiamento da tenere nell’affrontare i problemi della vita.
Grande chiusura domenica 13 con due appuntamenti imperdibili.
Alle ore 11 alla Sala Ridotto del Teatro Verdi un incontro d’eccezione: la scrittrice Antonia Arslan, direttrice artistica del Festival, sarà protagonista di un reading insieme alle musiche dal vivo di Sonig Tchakerian, acclamata violinista di origine armena. L’evento intreccia la programmazione delle Matinée al Teatro Verdi curata dall’Associazione Play, che prevede una domenica al mese spettacoli abbinati a degustazioni enogastronomiche.
Alle ore 18.30 alla Chiesa di San Gaetano grande concerto, in prima assoluta a Padova, della Corale Akn di Parigi, diretta da Aram Kerovpyan, autorevole interprete e studioso del canto liturgico armeno. Una corale mista di 12 elementi provenienti da tutta Europa, che si prefigge lo scopo di salvaguardare e sviluppare l’interpretazione del canto liturgico armeno tradizionale. Le sue esecuzioni si basano sulle ricerche musicologiche che il suo fondatore e direttore, Aram Kerovpyan, svolge da circa 20 anni. Kerovpyan è maestro cantore della Cattedrale armena Saint Jean-Baptiste di Parigi e fa parte della Société des études arméniennes (Francia) e della Society for Armenian Studies (Usa).