Kong: Skull Island

23 Febbraio 2017

 

 

O’AHU, HAWAII, NOVEMBRE 2015

Ad appena 24 miglia di distanza da Honolulu, si trova il Kualoa Ranch, una riserva privata di 1619 ettari, situata sul lato più esposto al vento di O’ahu. Questo paradiso naturale presenta una serie di vallate verdi e tortuose, circondate da aspre montagne avvolte nella nebbia e maestose cascate. Non a caso, il ranch è stato utilizzato come location in molte delle principali produzioni cinematografi
che e televisive e ha fornito la cornice lussureggiante della famosa fuga precipitosa dei Gallimimus di Jurassic Park.

Oggi, tuttavia, il Kualoa Ranch è stato trasformato nel set
cinematografico più entusiasmante di sempre. Sotto la pioggia battente, una parata di soldati e civili si muove con cautela attraverso quello che sembra essere un cimitero gigantesco. La loro apprensione è comprensibile… perché non si trovano di fronte a delle ossa comuni. Tra la raccolta dei resti sparsi, emergono delle costole enormi ed il capo inclinato di un triceratopo. Al centro di tutto questo mondo dalle proporzioni gigantesche, si trova il cranio di una scimmia talmente grande che una mucca potrebbe facilmente passare attraverso le sue orbite.

Tra raffiche di fumo solforico che escono da prese d’aria nascoste nelle rocce circostanti, quel che appare è un paesaggio fantastico quanto spettrale – un perfetto primo scorcio sul dominio di un feroce mito di 30 metri.

Stiamo parlando del set di Kong: Skull Island, l’epico e attesissimo film d’azione che porterà sugli schermi nel 2017 uno dei mostri cinematografici più iconici di tutti i tempi, accompagnato da un cast incisivo guidato da Tom Hiddleston (The Avengers, Thor: The dark World), con Samuel L. Jackson (Pulp Fiction, Avengers: Age of Ultron), John Goodman (Argo, Il grande Lebowski), Brie Larson (Room, Un Disastro di ragazza) e John C. Reilly (Guardiani della Galassia, Chicago).

Ma non aspettatevi di vedere Kong scalare l’Empire State Building. Mentre i film precedenti di Kong hanno mostrato il suo habitat irreale come preludio alla grande prova di forza di New York, in questo film il regista Jordan Vogt-Roberts ed il team di produzione che ha lavorato anche in Godzilla del 2014, hanno ricercato una nuova mitologia che si svolge interamente all’interno di questo paradiso primordiale – dove Kong è il Re e gli uomini non sono contemplati.

Nel bel mezzo di una tempesta, nel territorio straordinario e selvaggio di Kualoa Ranch, è facile immaginare delle creature colossali che scendono dalle cime circostanti. Quella realtà tangibile, dice Vogt-Roberts, è il fulcro di sei mesi di audaci riprese, che hanno catapultato il cast e la troupe in tre diversi continenti.

“Mi piace stare all’aria aperta” dice sorridendo il nativo di Detroit. “Quindi, per me è stato fondamentale girare il film in ambienti con cui gli attori potessero interagire, piuttosto che piazzarli in un teatro di posa davanti ad un green screen. In questo film abbiamo dato nuova vita a Kong in una scala del tutto nuova, quindi era cruciale che il suo mondo fosse tangibile, reale e assolutamente vivo”.

A seguito di una serie di premiati cortometraggi e del film indipendente The Kings of Summer, questo Kong: Skull Island è di gran lunga il più grande film che Vogt-Roberts abbia mai fatto. “Non si può realizzare uno scheletro gigantesco di quasi 10 metri in un film indipendente”, afferma. “Questa è immaginazione, roba da sogni d’infanzia!”.

 

Da qui la variegata formazione di personaggi che cautamente si fa strada attraverso il deserto cosparso di scheletri. John Goodman interpreta Bill Randa, capo del Monarch e leader nominale della missione, con Corey Hawkins (Straight Outta Compton) e Jing Tian (Police Story: Lockdown) che interpretano rispettivamente il geologo e la biologa del team.

Samuel L. Jackson è il tenente colonnello Packard, l’agguerrito veterano del Vietnam che conduce l’indagine aerea dell’isola, con il suo fedele plotone armato interpretato da Toby Kebbell (Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie), Jason Mitchell (Straight Outta Compton), Shea Whigham (The Wolf of Wall Street), Thomas Mann (Quel fantastico peggior anno della mia vita) e Eugene Cordero (Ghostbusters).

 

Completano il gruppo due outsider: un ex perlustratore dello Special Air Service, che Randa ha rintracciato a Saigon chiamato il capitano James Conrad, interpretato da Tom Hiddleston; e il personaggio di Brie Larson, Mason Weaver, una fotografa “pacifista”, che si fa strada nella missione perché incuriosita dalle sue finalità.

La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Larry Fong (“Batman v Superman: Dawn of Justice”), lo scenografo Stefan Dechant (supervisore art director “Il Grinta”; “Avatar”), il montatore Christian Wagner (“Fast & Furious” i film) e la costumista Mary Vogt (“Men in Black” i film). Il team comprende anche il supervisore al makeup premio Oscar® Bill Corso (“Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi”; “Star Wars: Il Risveglio della Forza”) e il supervisore stunt coordinator George Cottle  (“Interstellar”; “Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno”). Il leggendario Kong viene portato in vita in una scala del tutto nuova, ad opera della Industrial Light & Magic, con la supervisione agli effetti visivi del due volte Premio Oscar® Stephen Rosenbaum (“Avatar”; “Forrest Gump”).

Per immergere totalmente il pubblico nella misteriosa Skull Island, il regista Jordan Vogt-Roberts, il suo cast e la sua squadra di realizzatori hanno effettuato le riprese in tre continenti differenti per più di sei mesi, catturando i paesaggi primordiali ad Oahu, presso le isole Hawaii – dove le registrazioni sono iniziate nell’Ottobre del 2015 – sulla Gold Coast in Australia e, infine, in Vietnam, dove le riprese si sono svolte in più location, alcune delle quali non sono mai apparse in un film.

Naturalmente, il cast e la troupe hanno anche avuto degli incontri ravvicinati con l’impressionante varietà di fauna selvatica del continente – dai koala sugli alberi alle famiglie di canguri. “É divertente doversi fermare durante le riprese di una scena per la presenza di un canguro non contemplato, che salta”, ridacchia Samuel L. Jackson. “Un giorno il nostro campo base è stato invaso da centinaia di canguri non si sa per quale motivo. Credo che avessero fame… ma l’Australia non è generalmente il luogo in cui si va in giro con qualcosa in mano!”.

Jing Tian ha ricevuto la sorpresa più grande, quando ha incontrato due specie autoctone nello stesso momento. “Un bruco enorme mi è atterrato in testa mentre avevo un serpente sotto il sedile”, racconta l’attrice. “Un serpente! Mi ha un po’ impaurita, ma fa parte dell’esperienza di trovarsi in un posto così incredibile”.

 

Padovando regala la possibilità di vedere in anteprima il film il 6 marzo.

Il link  http://kongskullisland.stardust.it/padovando permette ai più veloci lettori di registrarsi e scaricare il voucher per una coppia di posti delle 15 a disposizione.

 

Dal 9 marzo 2017 la Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures porteranno Kong: Skull Island nelle sale cinematografiche.