Cineforum Antonianum

5 Febbraio 2018 By Valentina

Presentato al Festival di Venezia 2016 la commedia travestita da documentario o meglio mockumentary di Bronsen e Woodworth, Un re allo sbando – martedì 6 febbraio – riesce nella difficile impresa di unire in un road movie dinamico e incalzante una notevole comicità e un’altrettanta capacità di riflessione. Il film racconta la crisi esistenziale di un re, in un racconto che è un flusso di coscienza. Una favola immersa in una realtà storica surreale, che muove cortei reali e cantanti bulgari.

Si passa martedì 13 febbraio al film Io, Daniel Blake di Ken Loach, Palma d’oro al festival del cinema di Cannes. E’ la storia di un falegname di 59 anni, Daniel appunto, costretto a chiedere un sussidio statale dopo una grave crisi cardiaca. Non potrebbe lavorare, ma a causa di incredibili incongruenze burocratiche deve comunque cercare lavoro, mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia. Durante una delle sue visite regolari al centro per l’impiego incontra Katie, una giovane madre single con due figli piccoli e che non riesce a trovare lavoro. I due stringono un legame di amicizia speciale, cercando di aiutarsi e darsi coraggio, mentre tutto sembra sempre più complicato.

Arriva in sala martedì 20 febbraio il gioiello animato La tartaruga rossa di Michael Dudok de Wit e prodotto dallo studio Ghibli, racconta di un incontro molto particolare: scampato a una tempesta tropicale e approdato su un’isola deserta, un uomo si organizza per la sopravvivenza. Sotto lo sguardo curioso di granchi insabbiati esplora l’isola alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Favorito dalla vegetazione rigogliosa costruisce una zattera, una, due, tre volte. Ma i suoi molteplici tentativi sono costantemente impediti da una forza sotto marina e misteriosa che lo rovescia in mare.

Si prosegue martedì 27 febbraio con È solo la fine del mondo di Xavier Dolan premiato al Festival di Cannes 2016. Il film racconta di Luis, un giovane scrittore che si è allontanato dalla sua casa di origine per poter vivere a pieno la propria vita, da solo. Un giorno decide di tornare a trovare la sua famiglia con una brutta notizia: è una malato allo stadio terminale. Ad accoglierlo trova il grande amore di sua madre e dei suoi fratelli, ma anche le stesse dinamiche nevrotiche che lo avevano portato ad allontanarsi dieci anni prima