Sarajevo Bih

29 Marzo 2012 By

Il film prende lo spunto per raccontare tre storie esemplari: il Museo d’Arte Contemporanea di Sarajevo “Ars Aevi” di Enver Hadziomerspahic, Obrazivanje Gradi BH di Jovan Divjak, la Cooperativa “Insieme” di Rada Zarkovic e Skender Hot. A guerra appena finita, quasi nessuno avrebbe potuto immaginare una cosa del genere: in Bosnia-Erzegovina ( Bratunac, pochi chilometri da Srebrenica) esiste un posto dove lavorano insieme donne i cui mariti, figli, padri o fratelli sono stati uccisi da opposti nazionalismi. Eppure, non solo la Cooperativa “Insieme – Zajedno” esiste, ma si consolida e cresce. Il mondo della realpolitik è capovolto e fuori dalla propaganda di guerra, che continua anche in pace a difendere interessi privati, i ruoli si ridefiniscono. Ricordare è fondamentale, ma la memoria può non essere neutrale. Si può usare per alimentare l’odio o per combatterlo. La scelta è netta: riconoscere il proprio dolore in quello degli altri è difficile, ma non impossibile.