“Spesa sospesa”
14 Dicembre 2020Martedì 15 dicembre solidarietà ai Mercati di Campagna Amica a Padova quartiere Forcellini e a Montegrotto
Dopo il debutto di sabato al Mercato Coperto di Campagna Amica Padova torna la “spesa sospesa domani, martedì 15 dicembre, al mattino al Mercato di Campagna Amica a Montegrotto Terme e al pomeriggio al mercato del Quartiere Forcellini a Padova. Ai clienti del mercato verrà proposto di acquistare dei prodotti da lasciare per la “spesa sospesa” a favore di chi si trova nel bisogno. A fianco dei produttori agricoli ci sono anche gli imprenditori under 30 di Coldiretti Giovani Impresa per testimoniare la solidarietà di agricoltori e cittadini verso i più bisognosi attraverso collaborazioni con enti e realtà del volontariato sociale.
“Grazie ai padovani per la generosità e la sensibilità che hanno già dimostrato: in tanti sabato hanno accettato il nostro invito di lasciare un’offerta o alcuni prodotti alimentari per la spesa sospesa a favore di chi si trova nel bisogno, in questo periodo di crisi e incertezza”. Così Matteo Rango, leader dei giovani imprenditori agricoli di Coldiretti Padova, ha commentato l’avvio in versione natalizia dell’iniziativa solidale ai mercati di Campagna Amica Padova.
Nei mesi scorsi Coldiretti Padova aveva proposto la “spesa sospesa” nei mercati di Campagna Amica e partecipato attivamente alle iniziative “Per Padova noi ci siamo”, coordinate dal Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova. Recentemente una fornitura di 20mila chilogrammi di pasta 100% grano duro italiano de “Le Stagioni d’Italia” è arrivata alle mense popolari dell’Opera Provvidenza di Sarmeola di Rubano a Padova. Si tratta di una disponibilità di 200mila pasti pari a quasi un anno di cibo per chi si rivolge quotidianamente a queste realtà.
Coldiretti, che coordina l’operazione della “spesa sospesa”, ricorda che in Veneto sono circa 97mila gli indigenti che si rivolgono a queste strutture per trovare un piatto caldo. A causa dell’emergenza sanitaria – spiega Coldiretti Veneto – il disagio sociale è aumentato con un incremento del 30% di nuovi poveri. Il quadro regionale è rappresentato da nuove figure di indigenti– spiega Coldiretti – c’è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che si sono fermate. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – hanno sperimentato condizioni di vita così problematiche tanto da dover ricorrere alle forme di solidarietà.