Il Padre – Recensione

11 Febbraio 2015 By Elena Bottin

Strindberg rivive nella messinscena della cooperativa teatrale della rete “Top – Teatri Off” in maniera asettica, quasi glaciale: il regista Stefano Eros Macchi imposta l’interrogativo centrale del testo, cioè l’insicurezza che un padre avrà sempre nei confronti della propria discendenza, come se fosse una reminiscenza pirandelliana, con dialoghi lucidi e una scenografia spoglia. Il teatro infatti si trasforma in una gigantesca camicia di forza: il padre Adolf, in cima a un pilastro di cubi colorati, in posizione sopraelevata rispetto agli altri attori, vive l’interazione con le donne della casa in maniera ipersensibile. La moglie Laura, fredda e calcolatrice, e la balia, indifferente ma sempre presente, assecondano l’uomo, in preda a piccoli follie innestategli dalla consorte. Non sembra pericolosa Laura, ma possiamo sentire il lavorio incessante della sua mente: lei vuole essere l’unica ad occuparsi dell’educazione della figlia. In queste entrate ed uscite dal “bianco” dello sfondo, l’unico a rimanere sempre in scena è Adolf, interpretato dal bravo Loris Contarini: perfino quando parlano di lui è girato, come a simboleggiare questo continuo “sparlare alle spalle” che la moglie fa con il dottore e perfino con il pastore. I cubi sono funzionali alla presenza dei personaggi, fungono da trespolo, da pensatoio, da riparo. I cinque teatri raccolti sotto la dicitura TOP (Teatro de LiNUTILE, Teatrocontinuo, TPR Teatro Popolare di Ricerca, Carichi Sospesi, Amistad Teatro) hanno dimostrato di riuscire a produrre uno spettacolo coeso e coerente, capace di indagare in profondità la guerra dei sessi. Gli interpreti, Loris Contarini, Marta Bettuolo, Erica Taffara, Pierantonio Rizzato e Gianni Bozza, si sono dimostrati all’altezza delle aspettative, anche se il testo era un po’ troppo asciutto per essere in grado di emozionare. Il Teatro Verdi che ha ospitato la compagnia era stracolmo, ha registrato un vero e proprio sold out, notevole la presenza di diversi giovani.

Camilla Bottin