“Primo”
27 Gennaio 2021Oltre 1800 ragazzi e adulti presenti online al doppio appuntamento di teatro in streaming “Primo” (da “Se questo è un uomo” di Primo Levi) di Jacob Olesen, proposto in occasione del Giorno della Memoria 2021
Erano veramente tanti, oltre 1800, gli studenti e gli adulti che si sono collegati online per partecipare il 24 e 25 gennaio alle iniziative per la celebrazione del GIORNO DELLA MEMORIA con la doppia visione on line gratuita dello spettacolo PRIMO (da “Se questo è un uomo” di Primo Levi) di Jacob Olesen.
L’importante evento, coronato da un grande successo, è stato organizzato da un gruppo di protagonisti della cultura e da enti del territorio: Assessorato alla Cultura di Vigonza, Echidna Associazione culturale per #TempoPresente, Teatro Quirino de Giorgio, Cristina Palumbo, Teatro Ragazzi Padova, Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, Antonio Panzuto, Tam Teatromusica, Fondazione Cassa di Risparmio
In totale i dati raccolti sulle piattaforme (Youtube, Facebook, Backstage-Teatro Stabile del Veneto) in cui “Primo” è stato proposto parlano chiaro: 1349 accessi Youtube, 328 su Facebook, 182 visioni integrali su Backstage (la piattaforma streaming del Teatro Stabile del Veneto)
L’iniziativa si è svolta con due appuntamenti in due giornate diverse e con pubblico di riferimento differente.
Il programma delle due giornate si è avviato domenica 24 gennaio grazie all’Amministrazione Comunale di Vigonza e l’associazione Echidna (che con Cristina Palumbo cura la rassegna #TempoPresente), hanno deciso di invitare al Teatro Quirino De Giorgio di Vigonza la compagnia teatrale di Jacob Olesen per rappresentare dal vivo lo spettacolo dedicato a Primo Levi, PRIMO (da: Se questo è un uomo) con in scena Olesen, la regia di Giovanni Calò, le musiche originali di Massimo Fedeli e le immagini tratte dalle opere di Eva Fischer.
La produzione live, prodotta quindi da Assessorato alla Cultura del Comune di Vigonza con Associazione Echidna, ha aperto il Teatro comunale in totale sicurezza con un cantiere produttivo da sabato 23 fino a lunedì 25.
Nella serata di domenica alle ore 18 PRIMO è stato trasmesso in streaming sul canale YouTube del Comune di Vigonza, sui social collegati e sulla piattaforma Backstage del Teatro Stabile del Veneto. Per questo appuntamento Youtube ha registrato oltre 900 accessi e ben 312 persone lo hanno visto interamente. Gli accessi su Facebook sono stati 328, mentre su Backstage 182 persone lo hanno visto integralmente.
Lunedì 25 alle ore 10 PRIMO è stato proposto da Teatro Ragazzi Padova in “differita” (e a seguito di prenotazione) alle classi Seconda e Terza delle scuole secondarie di primo grado. L’appuntamento rientrava nel percorso della rassegna Teatro Ragazzi Padova 2020-21, programma che è stato modificato e aggiornato anche con il continuo confronto con i docenti. Teatro Ragazzi Padova è il programma promosso da Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, ideato da Antonio Panzuto in collaborazione con Flavia Bussolotto, realizzato da Tam Teatromusica (riconosciuta dal MIBACT) con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
In questo secondo appuntamento, nel dettaglio hanno seguito PRIMO nella pagina Youtube di Tam Teatromusica oltre 900 studenti delle scuole secondarie di primo grado di Padova e provincia. Al loro fianco anche ottanta insegnanti.
“Abbiamo comunque proposto online lo spettacolo PRIMO. Ma restiamo convinti che il Teatro sia luogo e gesto di presenza reciproca, in cui lo sguardo si risveglia. Un’esperienza straordinaria che nessun programma televisivo, film online potrà mai dare perché è esperienza che ci trasforma e non si dimentica” precisano gli organizzatori.
“PRIMO” (dal libro “ Se questo è un uomo di Primo Levi”) ha visto in scena Jacob Olesen con la regia di Giovanni Calò, le musiche originali di Massimo Fedeli e le immagini tratte dalle opere di Eva Fischer. (pittrice jugoslava di origine ebrea, naturalizzata italiana, la cui famiglia ha subito a Belgrado la persecuzione da parte dei nazisti. Artista di grande talento e impatto visivo, Eva nel dopoguerra ha vissuto a Roma ed è entrata in relazione con molti grandi artisti Italiani del “900, tra cui De Chirico e Ungaretti.)
“A volte si sopravvive per poter raccontare.
Primo Levi è sopravvissuto per raccontare.
Primo vuole dare voce alla sua testimonianza, perché non si può dimenticare, non si deve.
L’intensità e la leggerezza della parola di Levi, insieme alla grande valenza letteraria del suo racconto,
hanno favorito il nostro lavoro e mostrato la strada da seguire.
I suoi dialoghi hanno già una forza teatrale e la descrizione che fa degli uomini aiuta il lavoro dell’attore. ”
Giovanni Calò regista di “Primo”.