Per Padova noi ci siamo, ancora

13 Novembre 2020

Torna in primo piano l’emergenza legata alla pandemia di Covid-19
e il mondo del volontariato torna a mobilitarsi. Lo scorso agosto è stata pubblicata la ricerca “La
città si attiva. Il volontariato e la fase 1 del Covid” (https://www.padovaevcapital.it/wp-content/
uploads/2020/08/Report_Volontariato-e-la-fase-1-del-Covid-_UNIPD.pdf) curata dall’Università
degli studi di Padova nella quale tra le conclusioni si legge:

Le persone, quindi, sembrano volersi impegnare per il bene comune, a prescindere
dalle ragioni politiche e dalla fiducia che ripongono nelle istituzioni…Alla luce dei
nostri risultati, il quartiere diventa una realtà, un soggetto da non sottovalutare.
Risulterà, quindi, più probabile attivare forme di volontariato legate a problemi del
quartiere.
Alla luce dell’analisi di questa ricerca e delle esperienze vissute con il progetto “Per Padova noi ci
siamo” avviato dal 14 marzo 2020 e proseguito in forme diverse fino a settembre 2020 per questa
nuova fase di emergenza il progetto riparte con nuove modalità.

Il modello che Comune di Padova, CSV provinciale e Diocesi hanno previsto si basa sulla
possibilità di attivare un aiuto di prossimità che abbia al centro la capacità dei quartieri e dei rioni
di autorganizzarsi e mobilitarsi.
Il tessuto padovano è ricco di associazioni, parrocchie, comitati di base, ma anche di servizi ed
istituzioni che fanno della territorialità un tratto distintivo: significa che sono radicati, conoscono
la comunità locale e da questa ne sono attraversati ed arricchiti.
Per questi motivi la seconda fase del progetto Per Padova noi ci siamo, ancora vedrà impegnati
nuovamente insieme il Centro di Servizio Volontariato di Padova, il Comune e la Diocesi con
l’obiettivo di coordinare, rinforzare e supportare le reti che già esistono nei quartieri e di farne
nascere di nuove, fornendo un sostegno affinché la capacità di dare risposte sia organizzata ed
efficace.

Il ruolo delle associazioni di volontariato in questa nuova fase sarà fondamentale. Sono state
censiste, geolocalizzate e sono stati raccolti i primi loro spunti.

Dal 16 novembre inizierà un confronto più serrato con quelle che si sono rese disponibili,
insieme a comitati e parrocchie (ecco la scheda da compilare per le associazioni e parrocchie che
volessero aggiungersi).
Gli incontri saranno organizzati secondo questo calendario:

Quartiere 1 – Centro – Consulta 1:
lunedì 16 novembre ore 20:30

Quartiere 2 – Nord (Arcella – S. Carlo – Pontevigodarzere) – Consulta 2:
giovedì 19 novembre ore 20:30

Quartiere 3 – Est (Brenta-Venezia, Forcellini-Camin) – Consulte 3A e 3B:
venerdì 20 novembre ore 20:30

Quartiere 4 – Sud-Est (S. Croce-S. Osvaldo, Bassanello-Voltabarozzo) – Consulte 4A e 4B:
mercoledì 18 novembre ore 18:30

Quartiere 5 – Sud-Ovest (Armistizio-Savonarola) – Consulte 5A e 5B:
lunedì 23 novembre ore 20:30

Quartiere 6 – Ovest (Brentella-Valsugana) – Consulte 6A e 6B:
martedì 17 novembre ore 20:30

Al primo incontro ne seguiranno altri in modo da avviare un percorso partecipato di condivisione
dei bisogni e delle risorse a disposizione. Il percorso sarà coordinato dal CSV Padova anche
grazie al supporto di esperti di processi partecipativi.

Ad oggi le associazioni che hanno confermato la disponibilità sono 60
Le priorità alle quali sarà importante dare risposta riguardano tre macro aree:
− spese e farmaci a domicilio;
− attività per i minori, in particolare per le famiglie più fragili;
− proposte per le persone più anziane, in particolare quelle sole.

Parallelamente si attiverà un percorso formativo on line per volontari civici sui temi della relazione
di aiuto e della sicurezza in data 24 novembre e 1 dicembre alle ore 18. I volontari che daranno
disponibilità in questa nuova fase saranno indirizzati alle associazioni.
Questo permetterà di creare un gruppo di volontari di comunità con delle competenze base
comuni il cui ruolo e percorso siano conosciuti e riconosciuti da tutti i soggetti coinvolti: CSV,
Comune di Padova, Diocesi, Consulte di quartiere, associazioni e cittadini.

Cristina Piva – assessora al Volontariato
“La grande e preziosa risorsa del Volontariato torna a essere protagonista in questo periodo di
emergenza. Lo fa con un modello disegnato sulle esigenze di questa seconda fase, più vicino al
territorio e per questo capace di agire in maniera più capillare. Padova riuscirà a superare anche i
prossimi mesi solo se le relazioni di comunità prevarranno sui singoli, e per riuscirci la rete e le
sinergie costruite grazie a Per Padova Noi Ci Siamo saranno fondamentali.”

Marta Nalin – assessora al Sociale
“Questa seconda fase dell’emergenza sanitaria rischia di essere molto più impattante della prima.
Non solo per i numeri del contagio, ma in termini di conseguenze economiche e psicologiche su
tutte e tutti noi. È ancora più importante agire mettendo al centro i valori propri del mondo del
volontariato. Nei primi mesi dell’anno abbiamo messo in campo un progetto forte, che non si è mai
fermato e ha insegnato molto alla città. Ora è tempo di fare tesoro di quanto appreso e affrontare
di nuovo insieme l’emergenza. Solo così la potremo superare al meglio.”

Francesca Benciolini – assessora al Decentramento
“Se c’è una cosa che ci hanno insegnato le settimane primaverili in casa, è l’importanza del
vicinato, della rete di quartiere: abbiamo imparato a scoprire ciò che c’è nei 200 metri nel raggio di
casa, abbiamo colto mancanze e scoperto occasioni.
Per questo sono convinta sarà vincente potenziare le forme di prossimità e il coinvolgimento delle
associazioni attive nei quartieri, perché ognuno è più interessato ad agire nel proprio territorio,
anche per far crescere e consolidare relazioni. Sarà possibile anche grazie alle Consulte, che
svolgeranno un ruolo fondamentale, un trade d’union tra le associazioni e il coordinamento del
CSV.”

Don Luca Facco – direttore Caritas Diocesana
“Il desiderio, con questo modello organizzativo, è di riuscire a intercettare le tante e diverse nuove
forme di povertà, che non sono solo economiche ma soprattutto relazionali. Inoltre come istituzioni
desideriamo non sostituirci, ma valorizzare, sviluppare e coordinare il grande potenziale di
associazioni, parrocchie e singoli cittadini già presenti e attivi nei nostri territori”.

Emanuele Alecci – presidente CSV Padova
“Abbiamo sperato che questo 2020 potesse chiudersi raccogliendo i frutti e gli insegnamenti di
questi mesi complicati per una ri-programmazione serena delle prossime attività. Purtroppo invece
siamo ancora, di nuovo, in emergenza sanitaria e sociale. Era quindi importante che tutti noi,
da subito, rinnovassimo la nostra disponibilità dichiarando che “Per Padova noi ci siamo,
ancora”. Il CSV Padova quindi conferma di esserci, a fianco di Comune e Diocesi, ma in modo
diverso. Sarà un ruolo di coordinamento e supervisione per permettere alle organizzazioni
territoriali di operare al meglio e sarà ancora una volta un progetto pilota in Italia perché le risposte
verranno dal basso”.