Le figlie di Berta Caceres alla casetta del Popolo Berta!
5 Giugno 2019Più di 100 persone hanno assistito al dibattito con loro, durato 2 ore molto intense e significative.
“Questo non è un posto occupato, è un posto recuperato e liberato!”. “Berta non è morta, si è moltiplicata!”. Ha detto Lolita Chavez parlando della Casetta di via Cardinal Callegari 5.
Dopo l’incontro hanno voluto portarci un pezzo della loro cultura con un rito di benedizione del luogo. Successivamente Berta ha affisso al muro la targa con scritto “Casetta del Popolo Bera Caceres”.
Tutto questo avviene nell’ambito di un tour Italiano per sostenere la richiesta di Giustizia per Berta e di solidarietà al COPINH, il coordinamento delle organizzazioni popolari indigene dell’Honduras di cui Berta Cáceres era la coordinatrice e proprio per tale ruolo assassinata tre anni fa.
Bertha e Laura Zuniga Caceres riceveranno, proprio oggi, il Sigillo della Città di Padova.
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BERTA NO MURIÓ, SE MULTIPLICÓ! UNA RIFLESSIONE.
Restituire l’intensità dell’incontro di ieri con Lolita Chavez e Bertha e Laura Zuniga Caceres è veramente difficile.
Quando si respira quel tipo di energia, quando ogni parola è al posto giusto, quando gli sguardi si incrociano complici sta accadendo qualcosa che bisogna saper catturare, qualcosa che si trasforma in coraggio, si trasforma in gioia collettiva e contemporaneamente in determinazione.
La forza della vita è una ricchezza che non è denaro, non è consumo, non è appropriazione privata e individuale. È la ricchezza dei popoli, di tutte le comunità e dei collettivi che si battono per costruire un mondo più giusto, con e nelle rispettive differenze.
L’esempio che le testimonianze di ieri e soprattutto le lotte di cui queste donne sono voce potente è per noi l’esempio della forza che possiamo avere.
Se anche viviamo dal lato opposto del modo, se anche non capiamo fino in fondo tutto quello che ci hanno detto, serate come questa pongono in connessione, accorciano le distanze, mettono in comune parole, pratiche, storie.
E quindi lottiamo anche qui perché le multinazionali dell’Occidente e i nostri paesi smettano di violentare le terre e i popoli. Lottiamo! Perché c’è bisogno di una rivoluzione che di tutte queste esperienze faccia un progetto di un altro mondo, di un’altra società, di una vera giustizia.
Perché liberarsi dal patriarcato, dallo sfruttamento delle persone e dei territori, dalle discriminazioni è possibile. Mentre resistiamo, proviamo, da subito, a vivere insieme in un modo diverso, mettendo tutto in discussione, domandando, crescendo collettivamente e individualmente.
È vero, “questo non è un posto occupato, è un posto recuperato e liberato!”. È vero, “Berta non è morta, si è moltiplicata!”
La lucha sigue.
Grazie di cuore a tutte e tutti per aver reso possibile una serata così! Grazie di cuore alla Cucina Brigante che come sempre porta conoscenza e gioia, grazie dal profondo a Bertha e Laura Zuniga Caceres e a Lolita Chavez: avervi con noi è stato incredibile, ce lo porteremo dentro.
Grazie al Copinh Intibucá, grazie al Collettivo Italia Centro America CICA, alla Red Internacional en defensa del Pueblo Mapuche. Grazie a Jass Newen con il suo pazzesco rap Mapuche e femminista.
Un forte abbraccio alla Comunità Resistente Piazzetta – CPO Colapesce, non bastano dei sigilli per fermare la nostra sete di libertà.
Ora la Casetta ha una targa, un murales con il volto di Berta, un’altra esperienza incredibile.
Abbiamo aperto un cancello un mese fa, ora fabbrichiamo insieme le chiavi per tutti gli altri!
Venite a trovarci, a curiosare, a partecipare. Questo posto è di tutte e tutti e ciascuna/o può essere utile.
BERTA VIVE!