Covid: seconda Pasqua senza agriturismo
4 Aprile 2021Per la seconda Pasqua consecutiva sale desolatamente vuote negli agriturismi padovani. Solo consegne a domicilio e attività di asporto, per meno della metà delle strutture, mentre gli altri hanno scelto di tenere chiuso. Le perdite, da una prima stima fra gli associati di Coldiretti – Terranostra Padova, si aggirano sui due milioni di euro solo per il fine settimana di Pasqua. Una cifra destinata a moltiplicarsi con le restrizioni della zona arancione per tutto aprile, di solito uno dei mesi in cui gli agriturismi realizzano il fatturato più alto. E di fronte alle perdite ingenti i ristori stanziati dal Governo coprono a malapena qualche settimana di spese vive, spiegano gli imprenditori.
“Le vacanze di Pasqua avviano tradizionalmente nelle campagne la stagione turistica che per il secondo anno consecutivo è stata purtroppo bloccata dalle misure di restrizione. – ricorda Emanuele Calaon, presidente di Terranostra Padova, l’associazione che rappresenta oltre un’ottantina di agriturismi di Coldiretti – Solo nello scorso fine settimana abbiamo perso almeno 20 mila coperti al giorno negli agriturismi padovani, più della metà concentrati sui Colli Euganei. Negli ultimi tredici mesi il nostro fatturato è crollato di oltre l’80 per cento, il delivery e le consegne a domicilio sono un’attività che svolgiamo volentieri, soprattutto per dare un servizio ai clienti e mantenere vivo un legame che riconosce la bontà dei nostri prodotti, ma di certo non è sufficiente a coprire le spese.
L’inizio della primavera è infatti il momento migliore per assistere al risveglio della natura. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo la qualità più apprezzata nei nostri agriturismi, ma nel tempo è aumenta anche la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. Con la chiusura forzata è stata completamente azzerata la presenza degli ospiti. In questo momento difficile i cuochi contadini continuano a cucinare per i padovani, nel rispetto delle tradizioni e della stagionalità, in questi giorni con menù dedicati proprio ai picnic che i padovani organizzeranno nel proprio giardino. Abbiamo ideato le agribag, speciali confezioni per l’asporto e la consegna a domicilio”.
Gli agriturismi, osserva Coldiretti Padova, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. “L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza e la gita fuori porta – aggiunge Calaon, guardando al post covid – perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle nostre campagne e colline per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento. In questo contesto infatti le distanze si misurano in ettari e non in metri”.