I musei dell’Università di Padova tornano ad accogliere i visitatori in sicurezza!

18 Febbraio 2021

Da venerdì 19 febbraio visite guidate gratuite su prenotazione

I musei dell’Università di Padova tornano ad accogliere i visitatori in sicurezza. Da venerdì 19 febbraio sarà possibile partire per un appassionante viaggio alla scoperta del patrimonio storico-artistico, scientifico e naturalistico dell’Ateneo con una serie di visite guidate gratuite, dal martedì al venerdì in orari differenziati per le diverse sedi. A condurvi in questo percorso saranno gli stessi conservatori e gli esperti del Centro di Ateneo per i Musei, che da anni sono impegnati nello studio e nella cura delle collezioni.

Ad aprirci per primo le sue porte sarà il Museo di Geografia che ci aspetta dal 19 febbraio ogni venerdì pomeriggio a Palazzo Wollemborg per guidarci attraverso la storia della disciplina geografica all’insegna dell’ormai celebre motto “Esplora-Misura-Racconta”, inoltre a partire da lunedì 22 febbraio sono poi ammesse le prenotazioni dei gruppi nei giorni feriali (a pagamento).

Dal 23 febbraio ritornano quindi gli appuntamenti ormai tradizionali: il martedì pomeriggio il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte ci invita alla scoperta della Padova romana e degli emozionanti spazi della Gipsoteca di Gio Ponti; ogni mercoledì pomeriggio (a partire dal 3 marzo) il Museo dell’Educazione ci porta nella scuola dei nonni, tra materiali educativi e giochi di una volta; il giovedì pomeriggio l’appuntamento è invece a Palazzo Cavalli, dove si alterneranno le visite al Museo di Geologia e Paleontologia con protagonisti gli abitanti dell’Era Glaciale e il racconto delle vicende storico-artistiche, che hanno interessato il palazzo nel corso dei secoli.

Ed ecco la novità di quest’anno: a partire dal 24 febbraio, ogni mercoledì pomeriggio il Museo di Zoologia ci aspetta con le sue collezioni di insetti, conchiglie, uccelli, pesci e mammiferi, capaci di affascinare bambini e adulti.

Sarà possibile accedere alle sedi museali solo con visita guidata e su prenotazione. Tutte le informazioni per la prenotazione sono reperibili sul sito web del Centro di Ateneo per i Musei (www.musei.unipd.it). Nel rispetto della normativa anti Covid-19, è fatto obbligo per i visitatori (dai 6 anni in su) di indossare una mascherina di comunità. Permane il consueto divieto di toccare teche, oggetti, opere e superfici.

CALENDARIO DELLE APERTURE

Martedì (dal 23 febbraio): Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte. Turni visite guidate: 14.00, 15.30, 17.00

Mercoledì (dal 24 febbraio): Museo di Zoologia. Turni visite guidate: 15.30, 17.00

Mercoledì (dal 3 marzo): Museo dell’Educazione. Turni visite guidate: 14.00, 15.30, 17.00

Giovedì (dal 25 febbraio): Museo di Geologia e Paleontologia e Palazzo Cavalli. Turni visite guidate: 14.30 (museo), 15.30 (palazzo), 16.30 (museo)

Venerdì (dal 19 febbraio): Museo di Geografia. Turni visite guidate: 15.00, 16.30


LE PROPOSTE DI VISITA

Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte

Nella suggestiva ambientazione dell’architettura di Gio Ponti, il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte in palazzo Liviano riapre al pubblico e torna a mostrare le sue collezioni, acquisite in quasi tre secoli a partire dalla donazione Vallisneri del 1733. Il percorso prenderà le mosse dalla grande sala della gipsoteca, comprendente le riproduzioni di molti capolavori della scultura classica tra cui il grande Hermes Dionisophoros, per poi passare alle collezioni archeologiche didattiche che ospitano reperti di varie epoche e culture, dall’Egitto all’antica Roma tra i quali spiccano le serie dei vasi greci e il rarissimo flauto di pan. Il percorso di visita terminerà nella sala Mantova Benavides, nucleo storico del museo e importante collezione rinascimentale padovana, ricca di reperti archeologici ma anche di sculture dei secc. XV e XVI.

Museo di Zoologia

Il percorso espositivo del museo di Zoologia si snoda attraverso 4 sale: la prima, a carattere storico, esibisce esemplari di notevole pregio del nucleo originario settecentesco di Antonio Vallisneri padre (1661-1730) e del figlio omonimo (1708-1777). Tra questi, una gigantesca tartaruga liuto donata da papa Clemente XIII al nostro ateneo nel 1760. Segue una sala sulla fauna esotica, collezionata nel XIX secolo, con numerose specie del vecchio e del nuovo mondo tra cui spiccano un esemplare naturalizzato di leone berbero (la sottospecie estinta usata nelle lotte con i gladiatori) e lo scheletro di un elefante indiano che morì a Venezia durante le celebrazioni del carnevale del 1819. Quindi una sala con la fauna della nostra regione ed infine la sala del mare, con numerosi resti di vertebrati ed invertebrati tra cui uno scheletro incompleto di capodoglio arpionato nei pressi di Zara nel 1767 ed uno squalo bianco tassidermizzato, lungo circa 4 metri, pescato in Adriatico nel 1823.

Museo dell’Educazione

Il Museo dell’Educazione, fondato nel 1993 come espressione della secolare vocazione dell’Università di Padova per gli studi storico educativi, vanta un patrimonio tra i più vasti del suo genere in Europa, scientificamente selezionato per raccontare come le giovani generazioni – dalla nascita all’ingresso nell’età adulta – sono state educate nel corso degli ultimi due secoli. Le collezioni comprendono libri e giocattoli, foto e quaderni, sussidi didattici e arredi scolastici, registri e pagelle, diplomi e papiri di laurea, inchiostri e pennini: un patrimonio prezioso nel quale spiccano alcuni pezzi unici risalenti all’Ottocento, come il quaderno di calligrafia del maestro Vincenzo Sproviero o l’apparecchio per la fusione dei colori di Ida Pilotto Sottini, e altri del primo Novecento come il modello di ottovolante o il grande teatrino per veri spettacoli delle marionette. Il percorso nelle sale del Museo è un viaggio nel tempo dedicato a visitatori grandi e piccini, che si conclude nella ricostruzione di un’aula di scuola elementare, completa di originali arredi e sussidi didattici com’erano dall’Unità al secondo dopoguerra.

Museo di Geologia e Paleontologia

Il museo di Geologia e Paleontologia riapre dopo i mesi di chiusura forzata e organizza visite guidate speciali, che vi porteranno a scoprire antichi mondi perduti raccontati dai fossili presenti in museo. In particolare sarà possibile visitare la celebre Sala delle Palme Fossili e le importanti e ricche collezioni di vertebrati fossili. Tra queste spiccano i celebri pesci di Bolca, i coccodrilli e tartarughe che popolavano il vicentino più di 40 milioni di anni fa, e la famosa tigre con i denti a sciabola dell’Era glaciale.

Palazzo Cavalli

Vicende dinastiche, amori, misteri, persino un delitto. Il viaggio alla scoperta di Palazzo Cavalli ci trasporta nel cuore della Padova cinquecentesca a conoscere un pezzo di storia della città, entrando nelle vite dei protagonisti che secoli addietro abitarono il complesso: dall’ambasciatore veneziano Marino Cavalli, cui si deve la costruzione dell’edificio, alla sfortunata Vittoria Accoramboni, la bellissima duchessa di Bracciano assassinata nella sua camera da letto al piano superiore; dall’operista Francesco Caletti Bruni, amato da Richelieu, a Federico Cavalli e la moglie Elisabetta Duodo, che commissionarono l’apparato decorativo ancora oggi in buona parte conservato. Il percorso di visita si snoda attraverso le belle sale affrescate del piano terra, ognuna con un diverso soggetto: quella della caccia animata da scene venatorie, la sala delle storie romane e quella delle storie bibliche, e poi ancora il “portego da basso” arricchito da rappresentazioni mitologiche. Risalendo lo scalone accompagnati dalle muse, entreremo quindi nel magnifico salone da ricevimenti al piano nobile, arricchito da stucchi e affreschi del maestro francese Louis Dorigny.

Museo di Geografia

Primo in Italia, il Museo di Geografia del Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’Antichità è il dodicesimo museo universitario padovano. Unico nel suo genere, mira ad accompagnare il visitatore nella riscoperta del fascino e della forza della geografia, disciplina da sempre animata dal desiderio di conoscenza del mondo attraverso il continuo confronto tra metodi delle scienze naturali e delle scienze sociali. Caratterizzate da pezzi di grande valore, le collezioni di Geografia rappresentano preziosa testimonianza delle attività di ricerca e didattica svolte all’Università di Padova nel campo della geografia dal 1872 ad oggi e raccontano gli affascinanti sviluppi del pensiero geografico. Attraverso strumenti, carte, globi, plastici e fotografie, il Museo propone un viaggio articolato in tre tappe, riassunte nelle parole chiave esplora – misura – racconta. A partire da lunedì 22 febbraio sono poi ammesse le prenotazioni dei gruppi nei giorni feriali (a pagamento). Le visite guidate permetteranno ai visitatori di visitare le tre sale espositive dedicate al clima, all’esplorazione e alle metafore della geografia; scoprire la storia delle collezioni e l’evoluzione del pensiero geografico; ammirare la ricca collezione di Plastici e visitare il prestigioso salone degli specchi di Palazzo Wollemborg. Le piccole dimensioni dei gruppi ammessi alla visita (massimo 10 persone, per motivi di sicurezza) permetteranno ai visitatori di essere particolarmente coinvolti nel percorso museale e avere un più diretto rapporto con il patrimonio durante le guide.