
Quella mostrina che mi piace tanto
5 Dicembre 2022Metti di fare un viaggio nel tempo. Una vecchia radio, sopra un mobile in radica, trasmette i vorticosi ritmi del foxtrot. Si è da poco inaugurato l’Empire State Building e il Topolino di Walt Disney ha già festeggiato due anni di gloriose avventure.
Si colora di allegre opere d’antan la mostra di Natale organizzata alla Giorgio Chinea Art Cabinet di Padova.
Dal prossimo 7 dicembre fino al 2 febbraio 2023, in Galleria Cappellato Pedrocchi, sede della Chinea Art Cabinet, tutti i riflettori saranno puntati sulle opere realizzate da “Le Moschine”.
“Le Moschine” è lo pseudonimo di Paolo Deandrea (Milano, 1963), illustratore e fumettista dall’iconico tratto distintivo che ricorda le prime importanti produzioni della Disney e della Warner, come ad esempio le Silly Symphonies e le Merrie Melodies.
Largo al suo bizzarro mondo, abitato da personaggi surreali, stralunati e divertenti che riprendono lo stile e il linguaggio pop dei cartoon americani degli anni ’20 e ‘30.
Ovviamente, dall’ammicco retrò fanno capolino tutti i ganci linguistici e stilistici della contemporaneità, e le opere virano quindi verso il neo-pop, assumendo anche toni noir, malinconici e talvolta splatter.
Sono lavori irriverenti, provocatori: “Soprattutto simpatici da morire – racconta Giorgio Chinea Canale che cura l’esposizione – elegantissimi, very cool e super dandy. E poi hanno un tocco di puro genio: le vecchie cornici dorate. L’artista le recupera nei mercatini e dà loro nuova vita. La cornice va così a far parte dell’opera, creando dei veri e propri oggetti cult al 100%”.
In galleria troveremo allora un pantheon di stravaganti personaggi: cactus, mosche, ragni, fantasmi, scheletrini. E ancora: nature morte di frutta, spremuta o frullata.
Personaggi che creano cortocircuiti sonori, linguistici e stilistici come Cappuccetto Morto, Rino Cerotto, Lucky Cat, Bad Dog, il Gelato Suicida. Facendo il verso alla celebre filastrocca si potrebbe dire: “Fai un salto, fanne un altro, fai… l’ir-riverenza”.
L’artista omaggia anche celeberrime figure pop come l’Omino Michelin o la Margherita Daisy.
“A guardarli tutti insieme da vicino – commenta il curatore – questi personaggi formano una specie di Corte dei Miracoli di soggetti sgangherati e un po’ freak ma decisamente iconici. Perfettamente in linea con lo stile dell’Art Cabinet. Infatti, è stato amore a prima vista. Appena ho visto i lavori di Le Moschine ho deciso di portarli a Padova. Tutti i personaggi che Paolo crea divengono con nonchalanche protagonisti di un mondo, di una certa subcultura”.
In esposizione troveremo tele e tavole, ma anche stampe, a metà strada tra pittura e illustrazione, alcune fortemente ispirate ai cartoni animati americani dei primissimi decenni del ‘900 come Felix the Cat e Betty Boop.
Ma ci ritroveremo anche Oswald the Lucky Rabbit o Bosko.
Tutti personaggi carichi di una forza e di uno spirito ingenuo e selvaggio che, all’inizio, non hanno avuto proprio vita facile. Alcuni furono censurati, talvolta accantonati. Certamente erano chiassosi, grotteschi, in qualche modo forse anche perfidi… ma soprattutto allegri e romantici.
Come loro, i lavori di Le Moschine parlano un linguaggio infantile, ma non lezioso: invitano al sorriso con intelligenza e ironia.
Giorgio Chinea Canale, per presentare questa nuova esposizione, chiude cosi: “Le Moschine: il Lato B made in Italy della scena Pop-Toon universale! Ve ne innamorerete, portano allegria e buonumore e come cantava il Trio Lescano negli anni ‘30: devi avere il cuor contento stile novecento per goder la gioventù!”