Progetto triennale di trapianto di isole microincapsulate

29 Gennaio 2025

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29 Gennaio 2025    
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Verso una vita senza insulina e immunosoppressione nelle persone con diabete di tipo1

E’ stato presentato mercoledì 29 gennaio, in conferenza stampa, presso

l’Azienda Ospedale Università di Padova il progetto triennale “Trapianto di isole microincapsulate: una strada verso una vita senza insulina e senza immunosoppressione nei soggetti diabetici di tipo1” alla presenza del direttore generale Giuseppe Dal Ben, della prof.ssa Lucrezia Furian, direttore Chirurgia Trapianti di rene e pancreas, del  prof. Gilberto Muraro, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e del prof. Mario Bertolissi, presidente Fondazione per la terapia cellulare del diabete.

 

Descrizione del Progetto: il microincapsulamento delle isole pancreatiche è finalizzato a proteggere le cellule beta dal sistema immunitario del ricevente, consentendo di evitare la terapia immunosoppressiva cronica e, quindi, di allargare l’indicazione al trapianto di isole pancreatiche.

 

Ricadute: tramite il trapianto di isole microincapsulate è auspicabile minimizzare e sospendere precocemente la terapia immunosoppressiva nei pazienti con diabete di tipo 1, riducendo gli effetti collaterali dei farmaci e migliorando la sopravvivenza e la funzione delle cellule trapiantate con conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

 

<<Lavoreremo per riuscire a fare il primo trapianto nel 2026 – afferma Lucrezia Furian –   Le tappe che dobbiamo affrontare sono l’acquisizione del polimero, che arriverà il 7 Febbraio. L’incapsulatore deve essere costruito customizzato con i requisiti che vogliamo noi, che sono già stati testati dal nostro gruppo partner di Chicago. Lavoreremo insieme al dipartimento di farmacia del Dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche, per verificare la forza, la rigidità, la risposta allo stress delle capsule. Contestualmente chiederemo l’autorizzazione al Centro nazionale trapianti confidando che ci dia un fast track. Abbiamo definito le caratteristiche dei pazienti che vogliamo trattare, le modalità di trattamento e di controllo della sicurezza e dell’efficacia, credo che con la velocità che ci contraddistingue sia assolutamente credibile riuscire ad arrivare al trapianto nel 2026. È un progetto nuovo, rivoluzionario. Selezioniamo per il trapianto di insule pancreatiche pazienti dall’età di 18 anni fino ai 65 anni (per ottenere l’efficacia massima di questo tipo di trapianto). Il finanziamento di 770.000 euro da parte della Fondazione Cariparo garantiscono l’acquisto di un lotto del polimero e l’acquisto di un macchinario molto particolare che purifica le cellule in una maniera più veloce>>.

<<Abbiamo scelto di sostenere con convinzione questo progetto – sottolinea Gilberto Muraro  – per le molte ricadute positive che potrebbe generare nella cura del diabete di tipo 1, il cosiddetto diabete giovanile. Tra tutte, penso alla riduzione degli effetti collaterali dei farmaci somministrati e all’estensione del numero di soggetti trapiantati, in special modo in una fascia fragile che è al centro di molte iniziative che la Fondazione sostiene: i pazienti pediatrici>>.