Processo par’na broca rota, a Selvazzano Dentro

23 Gennaio 2012

Regia di Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
Il testo che Kleist scrisse nei primissimi anni del 19° Secolo, è una commedia perfetta: un guidice che si trova nella paradossale situazione di indagare su un crimine di cui egli stesso è il colpevole. La brocca rotta deride quindi la fallacità della natura umana e del sistema giuridico, con un sapiente gusto per il grottesco e con una caratterizzazione dei personaggi accurata e divertentissima. Poichè l’italiano letterario mal si presta a rendere efficacemente il linguaggio dei contadini, un ulteriore miglioramento della messa in scena e dell’ambientazione avviene grazie a Mario Andreis, il quale ha la capacità di rinvigorire, rimpolpare e rendere più efficace la drammaticità farsesca di cui gode il testo, riecheggiando inoltre, in modo sublime e straordinario, le tonalità del nostro magico ed esilarante dialetto veneto, in una perfetta definizione dei “tipi” e delle “maschere” della tradizione popolare che ricordano inevitabilmente i personaggi della commedia dell’arte. L’azione che viene portata in scena da Mario Andreis si svolge in un villaggio della Serenissima nei pressi di Vicenza, ma il linguaggio usato nel testo trae spunto anche dalla parlata veneziana, da quella pavana e da quella trevigiana.