Opere di omissione
24 Luglio 2014Opere di omissioni: La trattativa Stato – mafia è uno spettacolo di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni per la produzione quotidiana.com, con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna, Comune di Poggio Berni e in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Istituzione Musica Teatro Eventi Comune d Rimini.
Questo è un lavoro sulla verità negata, sulla storia scritta solo a metà, sull’arroganza e la complicità criminale di alti organi dello Stato. Questo è un lavoro che non concede immunità, che rifiuta il segreto di Stato quale strumento per occultare i misfatti indelebili della seconda Repubblica.
La prima volta che Roberto Scappin e Paola Vannoni hanno sentito parlare di trattativa Stato-mafia, sapevano poco o nulla della faccenda. Ma era un tema troppo intrigante perché si accontentassero delle sintetiche e confuse notizie date da giornali e telegiornali.
Ma da dove cominciare? Quanto indietro nel tempo bisognava andare per riuscire ad avere un quadro abbastanza esaustivo? Cosa fare? Una ricostruzione fedele? C’erano figure che da anni si impegnavano sulla materia e svolgevano già questo ruolo molto più efficacemente di quanto avrebbero potuto fare, potendo inciampare in omissioni, inesattezze, errate informazioni.
Chi eravno Roberto Scappin e Paola Vannoni, se non due cittadini che si sono ostinati a saperne di più sulla storia della mafia e sui legami che questa aveva intrecciato con istituzioni, poteri economici, massoni, servizi segreti, forze eversive e tanti piccoli e grandi poteri che questa era riuscita ad attrarre e a ingrassare per i propri privilegi?
Ciò che portano sulla scena sono così le tracce di questa storia sottratta dalle pieghe del silenzio, apparentemente alla portata di tutti ma distolte all’attenzione dei media. Quanti sono i cittadini che non si accontentano delle mezze verità, che decidono di conoscere la storia che abitano ma che li sovrasta così tanto da non riguardarli?
Le letture, i documenti video, le testimonianze, hanno dissipato la confusione iniziale e reso più consapevole lo sguardo, un’indagine che si arricchisce via via di incredulità e di sgomento.