Le massere

23 Ottobre 2014

Goldoni scrive Le Massere, che anticipa di un anno l`ambiente popolare de Il Campiello. Poetica, surreale, rappresentativa di una Venezia vicina alla sua fine, la commedia ha avuto una notevole fortuna critica ma poche messe in scena, forse per la mancanza di una vera e propria trama. I personaggi si muovono tra il dinamismo di scene da commedia dell’arte e situazioni di sorniona malinconia, che rendono il lavoro più vicino al nostro sentire contemporaneo. L`idea registica si appoggia al testo rivisitato, con l`inserimento di una situazione nuova, con due personaggi di donne giocatrici, che si intreccia al gioco delle massere. La scenografia proposta dal lavoro è essenziale e funzionale al dinamismo scenico, rimanda nell’immaginario collettivo alla materia e agli spazi veneziani: case, campielli, calli, ponti, canali, passerelle. Gli attori si muovono nel loro costume settecentesco tra nove elementi scenografici, uguali nella forma sintetica e nei colori neutri, come oggetti che nella posizione assunta diventano sostanza scenica, esaltando al contempo la parola e gli accadimenti. Dal testo originale di Carlo Goldoni riscrittura e adattamento Barbara Ammanati, regia Barbara Ammanati e Roberto Ceccato, costumi Antonia Munaretti, scene Alberto Marescotti, luci e audio Paolo Canova – Giorgio Ammanati – Globe Studio, direttore di scena Paolo Landini.