L’acqua cheta ovvero la gata morta
11 Luglio 2014Trent’anni di storia associativa e di presenza costante sul territorio di Padova e Provincia fanno di Ata.TeatroPadova una realtà consolidata del nostro panorama culturale. Attraverso le venticinque compagnie teatrali affiliate e gli oltre trecentocinquanta soci Ata promuove dal 1984 il teatro in tutte le sue molteplici sfaccettature, dal classico al contemporaneo passando attraverso la tradizione popolare in dialetto veneto. Una realtà amatoriale dove la parola indica più propriamente una passione e un entusiasmo più che una precisa sfumatura di qualità, poichè andando a vedere la gran parte degli spettacoli allestiti ci si può accorgere di come ovunque si tenda ad una precisa professionalità, vuoi per le persone coinvolte vuoi per la dedizione costante che diventa punta d’orgoglio.
Con questa rassegna a Palazzo Zuckermann, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Padova, i curatori Gianluca Meis e Tomaso Carraro, hanno cercato di realizzare una panoramica sulle attuali produzioni di quattro compagnie teatrali rappresentative di quanto si sta facendo, mostrando così la tradizione del grande teatro Goldoniano con “Le Donne Curiose”, quello in lingua veneta con “L’acqua cheta ovvero la gata morta” commedia dialettale e musicale in tre atti di Augusto Novelli e ancora l’attenzione al contemporaneo con “Amateurs” da Tom Griffin e quella alla comicità poliedrica di un autore come Woody Allen con “God”. L’appuntamento è per il mese di luglio a partire da venerdì 18 e sabato 19, e la settimana successiva, il venerdì 25 e il sabato 26 luglio.
L’acqua cheta ovvero la gata morta
Tra colpi di scena, intervallati da cori e duetti musicali, la vicenda si dipana nel cortile di casa del Cocchiere Ulisse e vede protagoniste le due due figlie Anita e Ida e i loro innamorati Checco e Alfredo, tenuti sotto controllo da Mamma Rosa. La direzione musicale è affidata ad Antonio Bortolami, pianoforte. Al violino Stefano Chimetto. La Compagnia Teatrale “Arlecchino”, in oltre 45 anni di attività e con più di sessanta commedie in repertorio, si è conquistata a poco a poco spazio e pubblico. Nata nel 1960 come gruppo aziendale nello stabile di Paolo Morassutti, la compagnia ha preso l’attuale denominazione nel 1970 in seguito alla sua ristrutturazione ed all’arrivo di nuovi attori. Ha partecipato con buon successo a manifestazioni e concorsi nazionali, alle Rassegne delle Compagnie di prosa in Arena Romana in seno alle manifestazioni organizzate dal Comune di Padova, alla 1° Rassegna del Teatro amatoriale a Palazzo Grassi a Venezia. E’ stata ammessa alla 18° Rassegna Nazionale del Teatro Amatoriale dialettale al comunale di Faenza. Si esibisce prevalentemente a Padova e provincia ma ha toccato anche Belluno, Milano, Roma, Napoli, Bologna.
L’acqua cheta ovvero la gata morta
Tra colpi di scena, intervallati da cori e duetti musicali, la vicenda si dipana nel cortile di casa del Cocchiere Ulisse e vede protagoniste le due due figlie Anita e Ida e i loro innamorati Checco e Alfredo, tenuti sotto controllo da Mamma Rosa. La direzione musicale è affidata ad Antonio Bortolami, pianoforte. Al violino Stefano Chimetto. La Compagnia Teatrale “Arlecchino”, in oltre 45 anni di attività e con più di sessanta commedie in repertorio, si è conquistata a poco a poco spazio e pubblico. Nata nel 1960 come gruppo aziendale nello stabile di Paolo Morassutti, la compagnia ha preso l’attuale denominazione nel 1970 in seguito alla sua ristrutturazione ed all’arrivo di nuovi attori. Ha partecipato con buon successo a manifestazioni e concorsi nazionali, alle Rassegne delle Compagnie di prosa in Arena Romana in seno alle manifestazioni organizzate dal Comune di Padova, alla 1° Rassegna del Teatro amatoriale a Palazzo Grassi a Venezia. E’ stata ammessa alla 18° Rassegna Nazionale del Teatro Amatoriale dialettale al comunale di Faenza. Si esibisce prevalentemente a Padova e provincia ma ha toccato anche Belluno, Milano, Roma, Napoli, Bologna.