I Blues

8 Gennaio 2014

Da sabato 11 gennaio a sabato 22 febbraio 2014 l’Associazione Teatro Amatoriale “ATA Teatro Padova” inizia i festeggiamenti per il suo trentennale con la 14esima edizione della rassegna “Su il Sipario 2014”. Sette spettacoli teatrali per altrettante compagnie al Teatro “Don Bosco” di Via De Lellis. Sette spettacoli che, da sabato 11 gennaio a sabato 22 febbraio, vedranno coinvolte altrettante compagnie teatrali impegnate in produzioni che spaziano tra teatro in dialetto veneto e in lingua italiana. Questa la proposta della 14esima edizione della rassegna “Su il Sipario”, organizzata dalla l’Associazione Teatro Amatoriale “ATA TeatroPadova” per festeggiare i suoi trent’anni di attività. «Un appuntamento – racconta Gianluca Meis, neopresidente di “ATA TeatroPadova”- apprezzato dal pubblico che non ha mai fatto mancare il proprio appoggio e la propria attenzione, nonostante i venti di crisi economica, alla variegata proposta artistica equamente ripartita tra teatro in dialetto veneto e in lingua italiana. Una panoramica ampia sulle attività che il teatro amatoriale offre nel nostro territorio. La rassegna parte in un periodo di cambiamenti per l’Associazione: un nuovo Presidente e una nuova sede. Nuovi fermenti sono in azione. Una sfida non facile in un’epoca come la nostra di continui tagli alla cultura. Ma le sfide devono galvanizzare, spronare, dare nuove energie. Siamo certi che le sapremo affrontare, accomunati dall’amore che tutti proviamo per il Teatro»
Costituitasi a Padova nel 1984, “ATA TeatroPadova” si occupa di promozione teatrale organizzando rassegne e spettacoli teatrali in Padova e provincia attraverso la collaborazione ed il coinvolgimento delle 23 Compagnie teatrali attualmente affiliate, il cui repertorio comprende il teatro dialettale veneto, il teatro in lingua, il teatro di animazione, il teatro per bambini, nonché il teatro di figura ed uno spazio dedicato alla promozione musicale. L’associazione organizza ogni anno anche corsi di recitazione, seminari e stages tenuti da attori professionisti ai quali è affidato il compito di dare la giusta formazione a coloro i quali volessero approcciarsi per il giusto verso al teatro amatoriale.
Le protagoniste dell’opera di Williams, sono individui costretti a “compensare alle crudeli deficienze della realtà con l’esercizio di un po’ di immaginazione“. La loro follia si deforma in perversione fino a rasentare la schizofrenia. Lo sforzo del regista Antonello Pagotto è quello di dare vita ad un’atmosfera teatrale che fonde lo spazio scenico, semplice ed essenziale, con l’interpretazione degli attori, restituendo l’immagine di un’unica “stanza della tortura” all’interno della quale si celebra la condanna ad una reclusione solitaria vissuta nella propria pelle.