La famiglia dell’antiquario

21 Novembre 2013 By Redazione

Sesta delle quindici commedie scritte nel 1750, La famiglia dell’antiquario offre a Goldoni la cornice ideale per deridere in lingua “i vezzi colti” dei suoi concittadini, col pretesto di una trama apparecchiata a Palermo, ma condita dalle maschere della tradizione veneziana.
All’originale commedia Goldoni stesso aggiunse il sottotitolo “La suocera e la nuora”, dato che sviluppa due trame intrecciate all’interno della famiglia del Conte Anselmo Terrazzani, nobile (quasi) decaduto ed antiquario dilettante in una fantasiosa Palermo che somiglia molto alla città del Canal Grande. Da una parte troviamo così le furberie di servitori e maschere briccone per gabbare il Conte con astruse chincaglierie, dall’altra l’aspra contesa tra la suocera Contessa e la nuora Doralice, la cui mancanza di blasone è stata surrogata da una cospicua dote concessa dal padre Pantalone, che fatica non poco a tenere a galla la baracca, tra falsi consiglieri, litigi continui e sperpero di denaro in fumose antichità.
Come rimettere a posto le cose, prima che la famiglia cada in rovina?

Il botteghino del teatro aprirà alle ore 20.15