Lei dunque capirà
31 Ottobre 2012
Lei è ricoverata in una Casa di Riposo governata un invisibile Presidente. Lui ottiene il permesso di portarla via con sé, a patto che non si volti a guardarla prima di essere uscito all'aria aperta.
Fra i più lucidi intellettuali del nostro tempo, vincitore del Premio Strega 1997 con Microcosmi e più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, Claudio Magris riprende e reinventa in chiave contemporanea un mito intramontabile dai significati molteplici, quello di Orfeo ed Euridice.
Lei dunque capirà, titolo evocativo che già rimanda allo spettatore una domanda e un invito a sostare, ad ascoltare, a comprendere, esplora il senso profondo e universale dell'appassionata storia dell'amante perduta nel regno dei morti arricchendolo di un vortice di piccoli frammenti quotidiani, accenti di un universo poetico struggente. Attraverso una recitazione limpida e una sensibilità delicata, Daniela Giovanetti, attrice di riferimento dello Stabile del Friuli Venezia Giulia, nella sua Euridice, intreccia dolorosa dolcezza e appassionata determinazione e ci avvicina a questi eroi diventati moderni nelle loro fragilità e contraddizioni. Le parole della donna – prigioniera d'un Ade dal profilo talvolta kafkiano, talvolta rassicurante – ci parlano di ogni vibrazione del loro animo: la reciproca nostalgia, i sogni, la forza lei, le paure, la drammatica solitudine di lui, i sensi di colpa, l'estremo sacrificio… Un trascolorare d'immagini e sensazioni che raccontano – per usare le parole dell'autore – 'la felicità, il vuoto, la catastrofe, la pienezza di stare insieme'.