Dal buio un grido. Moro come Antigone

2 Maggio 2012 By

La tragedia come metafora di quel che accade. La tragedia per capire quel che è accaduto. L’ Antigone di Sofocle per rileggere il dramma politico, umano e civile di una nazione: l’affaire Moro. Se già Dario Fo aveva paragonato Moro a Filottete, l’eroe tradito, ferito e abbandonato dai compagni sull’isola di Lemno perché ormai considerato un peso (sempre nella trasposizione di Sofocle) e Marco Baliani aveva accostato il cadavere della Renault rossa a quello di Polinice, l’insepolto fratello di Antigone, ora è Giuseppe Emiliani a cimentarsi con la drammaturgia dell’autore greco.
Lo spettacolo sarà preceduto da un dibattito al quale parteciperanno Pietro Panzarino, autore del libro ’L’eredità politica di Aldo Moro. Pensiero e azione di un uomo libero (1976-1978)’ da cui è liberamente tratto lo spettacolo, Davide Susanetti e Carlo Fumian dell’Università di Padova e Giovanni Luigi Fontana, Direttore del Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità.