Padova Jazz Festival rinviato al 2021

7 Novembre 2020

A seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre, che prolunga la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico sull’intero territorio nazionale sino al 3 dicembre, il Padova Jazz Festival è costretto ad annullare definitivamente i tre concerti al Teatro Verdi, che avrebbero dovuto essere recuperati il 25, 26 e 27 novembre (con David Murray, Gegè Telesforo e il trio Enrico Rava-Stefano Bollani-Gianluca Petrella). Il rimborso dei biglietti sarà gestito direttamente dal Teatro Verdi: quelli acquistati presso il botteghino saranno rimborsati dal 12 novembre al 2 dicembre presso la biglietteria del teatro (dal martedì al sabato, ore 10-14), presentando il titolo emesso; quelli acquistati online saranno gestiti direttamente dagli uffici del teatro.

Inoltre, sempre in ottemperanza del DPCM del 3 novembre, viene interrotta la mostra fotografica di Carlo Verri allestita alle Scuderie di Palazzo Moroni.

“Abbiamo provato a salvare quello che doveva essere il momento culminante e più prestigioso del festival, ripianificando le date dei tre concerti del Teatro Verdi in seguito del DPCM del 24 ottobre” dichiara Gabriella Piccolo, presidente dell’Associazione Miles e direttrice artistica del Padova Jazz Festival. “È stato un gesto sostenuto dalla speranza di un miglioramento della situazione sanitaria nazionale, confortato dalla fiducia e interesse che il nostro pubblico ci ha dimostrato. Le prevendite dei tre concerti erano infatti decollate in pochi giorni”.

“Purtroppo nell’immediato futuro non solo sarà impossibile svolgere i concerti ma sarà arduo anche progettarne il recupero, non potendo assolutamente prevedere cosa accadrà alla scadenza dell’attuale DPCM e quando si potrà tornare a fare spettacoli dal vivo” continua Gabriella Piccolo. “Per quanto possibile, è comunque nostra intenzione recuperare i concerti annullati, nel 2021”.

“Intanto grazie agli spettatori, che ci hanno rinnovato la loro fiducia anche in questo momento particolarmente complesso, così come alle istituzioni e gli sponsor privati. Grazie a chi ha lavorato per l’edizione 2020 e grazie ai musicisti che vedono rinviato l’impegno”.