EtnoFilmFest

18 Giugno 2014 By Elena Bottin

Dalle ore 15.00 – Castello
Proiezione documentari
Lu principio di li fiesti
, di Giuseppe Calabrese, 83′ 2014
“Lu principii di li fiesti”, opera prima di Giuseppe Calabrese, è un film-documentario che racconta il festino di San Silvestro Monaco da Troina. Una trilogia, un racconto corale che nasce dall’innamoramento per le feste e i riti popolari tramandate in lingua madre.
I Rami, la ‘Ddarata e la Processione del Santo Patrono: il documentario raccoglie i tre pellegrinaggi votivi che si svolgono tra i mesi di maggio e giugno a Troina, un paese di montagna dell’entroterra siciliano.
Chi vuoi che sia, di Davide Vigore, 30′ 2013
“Chi vuoi che sia” è un documentario girato a Palermo, in uno dei quartieri che caratterizzano la cultura e l’antropologia di questa città: “Ballarò”. La storia che si racconta è quella di un essere umano che non si definisce, che non sa chi è, si definisce un essere astratto, questo crea nella realtà in cui vive un singolare cortocircuito.
Nello sfondo una storia d’amore che ha generato sofferenza, decisioni importanti, emarginazione, ma nello stesso tempo ha portato, gli stessi protagonisti -una coppia- a diventare modello per tanti altri.
L’uomo sulla luna, di Giuliano Ricci, 60′ 2013
Nel cuore della Sardegna, in un villaggio tra le montagne della Barbagia, un gruppo di vedove racconta il proprio legame con il mondo dei morti. Per secoli le donne sono state la voce del paese, hanno custodito storie e segreti di guerre tra famiglie e vendette sanguinarie.
Le faide e gli omicidi s’intrecciano alle visioni dei defunti, ai contatti con l’aldilà e ai sogni, soglie di una realtà invisibile e anticipatori di sventure.
Il documentario raccoglie i frammenti di un mondo perduto in cui morte e violenza sono elementi ricorrenti e quotidiani.
Premiazione ore 18.30

Sala conferenze – Loggetta
Incontri – ore 16.00
Etnofilm – Un festival, una scuola, una mediateca
Fabio Gemo – antropologo visuale
Francesco Liotard – fonico, montatore suono
Giuseppe Petruzzellis – filmmaker, montatore
Marco Mensa – direttore della fotografia e fotografo
e con la partecipazione del Centro Studi e Ricerche Ligabue – Venezia
Il 17 maggio è stata presentata ETNOFILM Scuola di Cinema Documentario Etnografico.
Un primo passo nella costruzione di un polo importante nel Veneto e in Italia per il documentario di interesse antropologico.
Ora si rende necessaria la costituzione di una mediateca che consenta a studenti e ricercatori di poter accedere al cospicuo materiale documentaristico archiviato negli anni.

Ore 17.00Vecchie storie, nuove narrazioni
Percorsi di didattica interculturale della storia nell’ambito di ImmaginAfrica.
Con Silvia Failli, docente al Master in studi interculturali – Università di Padova
Veronica Cecconello, collaboratrice ImmaginAfrica
Sappiamo che nelle storie “è sempre il cacciatore che uccide il leone” perché “è il cacciatore che le racconta”: “se fosse il leone a raccontarle, ogni tanto vincerebbe”. È una verità alla portata di chiunque, ma le narrazioni storiche generalmente diffuse anche in ambito scolastico tendono ad occultarla: l’idea dell’oggettività storiografica è più forte di quella della narrazione prospettica.
Passare dalla storia alle storie probabilmente non è ancora un movimento risolutivo del problema, ma è per lo meno un gradino intermedio nel cammino che può condurre a recuperare una dimensione di complessità della dimensione storico/narrativa. È in questa cornice concettuale che si colloca il percorso che abbiamo proposto nell’ambito di ImmaginAfrica utilizzando Inside Buffalo, il documentario di Fred Kuwornu che narra le vicende della Divisione di fanteria composta interamente da soldati Afro Americani che, nel 1944 combatterono, nello scenario della Linea Gotica, due guerre: una contro il nemico nazista e l’altra contro i propri ufficiali bianchi razzisti.

ore 18.30 – Fontana Botta
EtnospritzFest – Luca Ferraris Quartet
La medesima capacità di creare collegamenti è presente nella musica che arricchisce l’album, caratterizzata da contaminazioni originali e inedite, particolarmente coinvolgenti: dal folk ai ritmi latino-americani, dalla musica cubana a quella Klezmer, balcanica, jazz e swing, dalle melodie zingare e arabe all’inconfondibile retaggio napoletano con richiami personalizzati alle tamburirate, a Roberto Murolo e soprattutto all’indimenticato Renato Carosone.

ore 21.30 – piazza Mazzini
Concerto – Djolibè Djembè Familly
Djolibè Djembè Familly è una band che ormai da molti anni matura la propria identità musicale attraverso lo studio del linguaggio musicale africano e che ha trovato recentemente ulteriore energia attraverso l’inserimento nel gruppo del grande maestro Falilou Seck, senegalese nato a Dakar, allievo dei più grandi percussionisti di djembè tra i quali Fadouba Oulare(Guinea), Idy Kantè (Mali) e Famodou Konate (Guinea).
Le sonorità musicali del gruppo sono quelle prodotte dai veri strumenti africani quali il djembè,dundunba,sangban,kenkeni mentre i brani sono un’integrazione tra i ritmi tradizionali e le nuove idee che nascono dalla spiccata creatività musicale di Falilou. Djolibè Djembè propone spettacoli attraverso un ricco repertorio di musica caratterizzata dalle melodie del canto trascinate dall’energia dei tamburi africani che entusiasmano e trascinano il pubblico facendo riemergere sensazioni antiche e piacevoli emozioni.