Interesemble
4 Aprile 2012«Jorge Luis Borges e Astor Piazzolla sono due giganti del Novecento. L’idea di accostare i testi e la musica dei due grandi dell’Argentina contemporanea mi venne spontanea dopo quasi vent’anni di frequentazione della musica di Piazzolla. Lo avevo incontrato una sera di novembre del 1987, nel suo camerino, dopo un concerto straordinario tenuto a Padova con il suo storico quintetto. Gli portai il programma del nostro concerto, in cui avevo suonato con Luca Paccagnella, per la prima volta in Italia, Le Grand Tango. Ne fu stupito, sia perché Rostropovich, per il quale aveva scritto il pezzo, non l’aveva ancora interpretato, ma anche perché i gruppi dediti alla musica contemporanea, come il nostro, non suonavano i suoi pezzi. Gli chiesi se aveva altre musiche da camera per il nostro gruppo. Così venni a conoscenza dell’esistenza di alcuni pezzi per la formazione in trio: le Cuatro Estaciones, Revolucionario e Oblivion. In due-tre anni mettemmo in repertorio tutte le musiche di cui Piazzolla mi aveva parlato quella sera, e registrammo i due CD monografici che sono ora in ristampa. Lo incontrai di nuovo nel 1990, un mese prima dell’ictus che lo paralizzò. Mi disse che era stanco di girare e suonare, che avrebbe continuato a dare qualche concerto come solista, ma non avrebbe più suonato con il Quintetto («Il Quintetto è morto, viva il Quintetto!» disse). Aggiunse che aveva moltissima musica da scrivere. Lo disse semplicemente, con entusiasmo e passione.» (Bernardino Beggio).
Interensemble Trio: Alessandro Fagiuoli, violino; Luca Paccagnella, violoncello; Bernardino Beggio, pianoforte