Classico turchesco

4 Aprile 2012 By

Il vicino Oriente turco e arabo non teme rivali come fonte d’ispirazione del melodramma europeo dell’età classica. È un Oriente immaginario, ma da cui ha origine un grande impulso alla libertà, alla diversità, alla sperimentazione. Classico turchesco è dunque un mare magnum, un mare nostrum inesauribile e forse anche insondabile in tutta la sua profondità. In questo concerto spiccano la drammatica storia di Armida e del suo amore impossibile per il cavaliere cristiano Rinaldo ( da Haydn a Rossini) le virtuosistiche turcherie di Mozart e Joseph Schuster, la prima trascrizione settecentesca del concerto rituale dei Sufi mevlevì (meglio conosciuti come Dervisci rotanti) che l’abate veneziano Giovanni Battista Toderini porta indietro da un quinquennale soggiorno a Costantinopoli, gli echi delle chiassose bande dei Giannizzeri, le suggestive composizioni da camera di Pascià Giuseppe Donizetti (fratello del notissimo operista).