Esilarante il duo Igudesman – Hyung-ki Joo

12 Dicembre 2012

Aleksey e Hyung-ki si sono conosciuti da bambini sui banchi della Yehudi Menuhin School, coltivando il sogno di rendere la musica classica orecchiabile e accessibile a un pubblico sempre più giovane e ampio. Nel 2004 creano lo spettacolo A Little Nightmare Music.
Aleksey Igudesman
Aleksey Igudesman è nato a Leningrado quando era molto piccolo. Non ha vinto nessuna gara musicale, soprattutto perché non ha mai pensato di gareggiare. Durante gli anni di formazione alla prestigiosa Yehudi Menuhin School, Aleksey legge le opere complete di Bernard Shaw, Oscar Wilde e Anton Chekhov, cosa che non migliora la sua capacità di suonare il violino ma lo fa sentire stupidamente superiore ai suoi colleghi, meno intellettualmente dotati ma molto più disciplinati. Dopo aver studiato con Boris Kuschnir al Conservatorio di Vienna e aver sentito dire tante volte da tante persone che erano tanto preoccupati per il suo futuro, Aleksey inizia una carriera di successo come compositore, arrangiatore e violinista per il trio d’archi “Triology”. Registra diversi Cd per la BMG; lavora a Hollywood con l’Oscar Hans Zimmer; suona con Bobby McFerrin, Julian Rachlin, Janine Jansen, Roger Moore e altri musicisti, meno famosi ma altrettanto bravi. Aleksey Igudesman scrive un sacco di musica. Spesso va a letto scrivendo e si alza scrivendo. A volte però si sente un po’ insicuro riguardo alla sua musica, anche se è pubblicata dalla Universal Edition, e prova a compensare con un comportamento assai estroverso. A dire il vero il suo psicologo gli dice che è insicuro su un sacco di cose. Ma Aleksey non ne è poi così sicuro. Aleksey Igudesman incontra sui banchi di scuola il suo partner musicale Richard Hyung-ki Joo. Dopo alcuni lievi dissapori, che costringono diverse persone a intervenire per impedire loro di spaccarsi sulla testa sedie e pulpiti musicali, Joo offre a Igudesman un piatto di “fish&chips”, offerta che Aleksey non può rifiutare. Nasce così una collaborazione pluriennale che culmina nella creazione di “A Little Nightmare Music”, spettacolo che portano in giro per il mondo accompagnati da una scia di risate. Dopo averli sentiti diverse volte, a Gidon Kremer viene voglia di unirsi al divertimento. E dopo un po’ anche Viktoria Mullova, Emanuel Ax, Martin Fröst, Felicity Lott e tanti altri musicisti irrompono sulla scena per farsi una risata, ma questa è un’altra storia … Aleksey Igudesman suona un violino Santo Serafin del 1717, per gentile concessione della Erste Bank.
Hyung-ki Joo
Hyung-ki Joo è britannico ma sembra coreano, o il contrario, o entrambe le cose. Lascia intuire per la prima volta il suo talento per la commedia mentre gli cambiano il pannolino. E il suo amore della musica poco dopo, quando i genitori lo trovano in un negozio di dischi dove ascolta per ore qualsiasi cosa, da Mozart ai Bee Gees. (Sebbene il compositore austriaco e il gruppo britannico non andrebbero mai confusi, capita spesso di sentire Hyung-ki cantare il “Don Giovanni” con lo stile di Barry Gibb). Hyung-ki prende le prime lezioni di pianoforte a otto anni e mezzo. Due anni dopo viene accettato alla scuola Yehudi Menuhin. Si ritrova tra genietti e bambini-prodigio ed è convinto che prima o poi lo cacceranno a pedate. In realtà non viene cacciato “fuori” a calci, ma preso a calci “in giro” per la scuola da insegnanti e compagni di studi, incluso Aleksey Igudesman. Dopo questa dolorosa esperienza, Joo inventa un nuovo modo di suonare il piano noto come il “Piano Karate”. Per quanto difficili, gli anni della scuola rafforzano il suo amore per la musica. Presto si rende conto che il mondo della musica classica ha poco da spartire con lo spirito con il quale quella musica è stata composta. Inizia a sognare di poter trovare una strada per portare la grande musica a un pubblico diverso e più ampio. Un sogno che è diventato finalmente realtà con lo spettacolo “A Little Nightmare Music”. Hyung-ki – si scrive R-I-C-H-A-R-D e si pronuncia “Dick”- non si butta mai giù (scrivi J-O-O), anche se ha piccole mani (ma solo le mani sono piccole), e trova quindi difficile eseguire alcune parti del repertorio pianistico, come la musica di Rachmaninov, che aveva Grandi Mani. Malgrado questo piccolo ostacolo Hyung-Ki suona felicemente musica da camera, recital, concerti, le sue composizioni e qualsiasi alta cosa che abbia una parte per pianoforte. Oltre a suonare, comporre, ridere e lavarsi i denti a pazza velocità – e a scrivere commedie con il suo amico e complice di lunga data Aleksey Igudesman – la passione per l’insegnamento ha portato Joo a sviluppare un personalissimo seminario intitolato “The Inner and Outer ***** for a Musician”, che incoraggia i giovani musicisti ad affrontare la vita e la musica con un approccio diverso.