‘Le ragioni del cuore’ di Antonio Sgarbossa e Vittorio Tessaro

14 Gennaio 2014

Antonio Sgarbossa, nato nel 1945 a Fontaniva (Padova), si avvicina all’arte giovanissimo, quando i genitori lo mandano ad imparare il mestiere di decoratore di piatti di ceramica in un laboratorio di Bassano. E’ l’inizio di una lungo percorso di ricerca sulle potenzialità della materia cromatica e della rappresentazione pittorica, che lo porterà nel 1971 in Svizzera, favorendo una sua formazione in ambito europeo. Sgarbossa si afferma una volta rientrato in Italia a cavallo degli anni ’80 con le sue prime ed importanti personali. La sua è una pittura moderna con echi della tradizione che gli pervengono da un lungo magistero pittorico, apprezzata come “pittura della luce”. I suoi dipinti palpitano di luce e poesia: attraverso un uso sapiente della fonte luminosa Sgarbossa conferisce ai soggetti rappresentati un suadente lirismo. Ed è proprio la luce a dare alle sue opere quel carattere di sospensione che introduce a una dimensione soggettiva: la realtà pittorica si arricchisce di suggestioni che coinvolgono e catturano l’osservatore.

Vittorio Tessaro, nato nel 1958 a Caldogno (Vicenza), dopo essersi diplomato al liceo artistico di Valdagno, ha sviluppato un’idea di scultura libera e senza canoni, tale da permettergli di esprimere le sue capacità in senso puro ed istintivo. Nelle sue opere Tessaro riesce a far emergere forza e dinamismo così come un’elegante sinuosità: può aggredire la materia, se si tratta di un toro vibrante o di un cavallo nervoso, come può accarezzarla se si tratta ad esempio di un nudo di donna o di una ballerina classica. Il suo percorso artistico si caratterizza per la ricerca di un equilibrio tra forma e espressione, tra modulazione plastica e resa del sentimento: la materia prende vita sotto le dita dello scultore, che a sua volta vive la scultura con tutti i sensi. Ed è proprio la vitalità delle sue opere a contagiare il pubblico.

Orari:
martedì – venerdì, 15.30 – 18.30;
sabato e domenica, 10 – 13 / 15.30 – 18.30.
Ingresso libero.

Info:
Tel. 049 8204530
E-mail: biancom@comune.padova.it