Album dal fronte: incontrarsi dopo 100 anni
3 Novembre 2016Fotografie, disegni, mappe e documenti, provenienti dai diversi fronti della Grande Guerra, di cui si celebra dal 2015 al 2018 il centenario, saranno esposti su 40 pannelli in una mostra che sarà inaugurata il 5 novembre, alle ore 9.30, a Selvazzano presso l’Auditorium San Michele; promossa dal Comune di Selvazzano con la collaborazione dell’Associazione “Balbino Del Nunzio” di Padova, rimarrà aperta fino al 25 novembre.
Il titolo della mostra, “Album dal Fronte: incontrarsi dopo 100″, trae origine dalla scoperta di un album, prevalentemente fotografico, realizzato da Arturo De Sanctis, un ufficiale abruzzese, dopo la sua partecipazione alla Prima Guerra Mondiale. L’Album contiene 550 fotografie, collocate in 210 pagine, a loro volta contornate da decorazioni eseguite da disegnatori dell’epoca, compagni d’arme di Arturo De Sanctis, diventati importanti illustratori nel dopoguerra. Vi compaiono, inoltre, 40 disegni originali in china, acquerelli e altri documenti scritti.
La mostra espone tutte le pagine dell’Album e, in un settore specifico, tutte le fotografie raggruppate secondo argomenti tematici associabili alla Grande Guerra; vi è presentata, inoltre, una serie di pannelli nei quali sono illustrati gli scenari storici e strategici del fronte dolomitico e le cronologie sintetiche.
Dopo un lavoro di restauro eseguito in due anni da Andrea Morelli, uno dei curatori della mostra, tutte le immagini dell’Album sono state riprodotte con le più avanzate tecniche digitali, che hanno consentito di recuperare in modo apprezzabile i valori tonali degradatisi nei cento anni trascorsi. Il restauro delle foto ha messo in risalto molti particolari, consentendo di scoprire collegamenti con altre testimonianze dello stesso tipo, come la Cartella di Giuseppe Vantini, un ufficiale rodigino, compagno d’arme del De Sanctis, le cui memorie sono state riordinate e catalogate dal figlio Italo Vantini, altro curatore della mostra. Dall’incrocio delle due testimonianze, l’una più fotografica, l’altra più documentale, è nata l’idea di sottotitolare la mostra “Incontrarsi dopo 100 anni”, per sottolineare non solo idealmente il nuovo incontro, dopo tanto tempo, tra i due ufficiali commilitoni, ma anche visivamente l’incontro dei visitatori con la memoria delle vicende da loro subite sui fronti della Grande Guerra.