Rapunzel – Il musical

14 Dicembre 2015 By Elena Bottin

Da sempre il mondo del “fantastico” raccontato nelle fiabe arricchisce la fantasia e i ricordi di intere generazioni e attraverso le storie di nani, principesse, giganti, angeliche e stregonesche apparizioni, voci buffe e solenni, racconta delle paure, delle gioie e dei desideri dell’uomo; e il teatro, come una scatola magica, diventa il luogo dove il racconto prende vita nella mente dello spettatore, facendolo emozionare e sognare ad occhi aperti. Dopo il grande successo della scorsa stagione, torna Lorella Cuccarini (madre Gothel) in Rapunzel il musical con Alessandra Ferrari (Rapunzel) e Giulio Corso (Phil), liberamente tratto da una delle fiabe più belle dei fratelli Grimm, con la regia di Maurizio Colombi. Uno spettacolo che ha fatto sognare tutte le famiglie e non solo, con la musica dolce e pervasiva di Magnabosco, Procacci, Barillari, i suoi personaggi che divertiranno nei momenti buffi e ironici. Una storia che emozionerà con le sue canzoni e le sue coreografie e che aiuterà a riflettere sull’importanza delle cose semplici che la vita regala. “RAPUNZEL Il Musical” vuole portare sulla scena l’eterna lotta tra il bene e il male, tra la brama delle vanità delle cose fatue e il gusto per le cose semplici, a favore di una vita in armonia con il mondo. Nasce così il confronto tra Rapunzel, l’eroina positiva che cerca di vivere il mondo con gli altri e per gli altri ed è alla ricerca di se stessa e della sua vera identità e l’eroina negativa, Madre Gothel, presa da se stessa, dal desiderio nefasto dell’eterna giovinezza, desiderio che la spingerà ad usare ogni mezzo pur di fermare lo scorrere ineluttabile del tempo. Si tratta altresì dello scontro generazionale tra genitori e figli, tra chi vuole inseguire a tutti i costi i propri sogni e i propri desideri e chi, forse per egoismo o per paura di perdere il proprio ruolo, si oppone ad ogni cambiamento. Intorno alle due eroine vivono e si muovono vari personaggi: un re e una regina che con il proprio potere credono di poter possedere ogni cosa; un ladro scanzonato che vive di espedienti per sopravvivere e che non fa niente per niente; soldati e guardie, marionette del denaro e del potere; furfanti apparentemente forti e pericolosi ma dal cuore generoso; popolani e popolane che vivono di cose semplici e che sanno bene che la vera ricchezza si trova nel saper accettare ciò che la quotidianità dona ogni giorno.