Workshop di Street photography

26 Gennaio 2016 By Elena Bottin

Il corso è aperto a tutti sia principianti che esperti e con qualsiasi apparecchio fotografico. Pone l’attenzione a quello che si fotografa imparando a essere più selettivi, si avrà modo di individuare più chiaramente il proprio percorso fotografico, per chi è alla ricerca di uno stile personale in fotografia.

Questo corso vi farà appassionare ancora di più a questa bellissima arte quale è la Fotografia.

Il corso sarà così strutturato:

Venerdì 12 febbraio, dalle 21.00 alle 23.00

Sabato 13 febbraio, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

Domenica 14 febbraio, dalle 9,00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00

Questi gli argomenti che verranno approfonditi:

Cos’è la Street Photography?

Per quanto indefinibile possa essere il genere bisogna comunque distinguerlo dalla fotografia documentaria e sociale poiché, se i risultati possono essere gli stessi, è l’approccio del fotografo a essere completamente diverso. Sono molti i fotografi che hanno lasciato un segno su questa strada e bisogna distinguerli, fra inconsapevoli e consapevoli, di far parte di un certo modo di intendere la fotografia.

Mezzi operativi.

Descrizione degli apparecchi digitali e analogici e pellicole in base ai risultati che si desiderano ottenere.

Sistemi di ripresa e approccio.

In questo genere è importante conoscere alcune norme comportamentali e delle tecniche operative che permettano al fotografo di passare il più possibile inosservato.

Storia e origini della Street Photography.

Si può dire che il genere è nato con la fotografia ma che ha potuto esprimersi solo con l’avvento di apparecchi versatili ed emulsioni veloci.

Street Photography e diritto.

È opportuno essere al corrente delle leggi sui divieti a fotografare, soprattutto per non subire abusi di potere da chicchessia, contro il proprio diritto a esprimersi liberamente.

Multivisioni.

Visione di alcuni lavori multimediali a cura del gruppo Mignon.

Fotografie originali.

Come esempio di presentazione, scelta e cura dei materiali oltre che un discorso sul valore nel seguire tutte le fasi operative dalla ripresa alla camera oscura.

Documenti.

È importante dare un senso al proprio lavoro organizzandolo per essere proposto in mostre o libri.

Formazione perenne.

Qualunque siano i risultati non ci si deve mai ritenere arrivati. Tenersi sempre informati sulle novità, studiare sui testi, visitare le mostre, confrontarsi con gli altri, il bello non è arrivare, ma partire sempre!

Uscita.

Visione e discussione immagini dei partecipanti

MIGNON è un’associazione nata per realizzare un progetto fotografico finalizzato alla ricerca dell’uomo e del suo ambiente. Il successo di critica e l’interesse per le esposizioni del Gruppo hanno portato Mignon a occuparsi anche della promozione di manifestazioni, serate, incontri e mostre di altri fotografi. Sin dall’inizio il Gruppo ha sentito un profondo interesse nei confronti delle storiche testimonianze della fotografia con vocazione sociale: dal fondamentale lavoro realizzato dalla F.S.A. Farm Security Administration, all’ineguagliabile funzione ricoperta dalla Photo League nella crescita della cultura fotografica, fino alle migliori pagine del fotogiornalismo mondiale (LIFE e i fotografi di Magnum). Alcuni incontri con fotografi “umanisti” hanno contribuito a fornire gran vigore ed entusiasmo al progetto. Le frequentazioni con Giovanni Umicini e Walter Rosenblum hanno influenzato la poetica del Gruppo determinando un’attenzione particolare alla “Street Photography” e agli strumenti operativi da utilizzare: un bianconero essenziale, seguito dalla ripresa fino alla stampa finale. Attualmente il gruppo è diretto da Giampaolo Romagnosi, Ferdinando Fasolo, Fatima Abbadi, Giovanni Garbo e Davide Scapin.