
Society 5.0: I·Center incontra Satoshi Kuroiwa
18 Maggio 2020Un mondo in cui le comunità abbiano come proprio scopo la qualità della vita delle persone, orientata e sostenuta dalla scienza e dalle tecnologie digitali. È quasi il racconto di una società futuribile, che però in Giappone sta facendo passi da gigante e diventerà presto la realtà di tutti i giorni. Stiamo parlando della Society 5.0, il modello human technology oriented scelto dal Paese del Sol Levante come guida di riferimento per il proprio sviluppo, mettendo la tecnologia al servizio della persona.
È questo il tema del webinar organizzato mercoledì 20 maggio ore 11 da I·Center, l’innovation hub dedicato alle PMI fondato da Considi, t²i – trasferimento tecnologico e innovazione e TAG Padova. Ospite d’eccezione è il senseiSatoshi Kuroiwa che, con la sua esperienza in Toyota dove ha vissuto da protagonista diverse rivoluzioni tecnologiche, e nella sua attuale veste di direttore di alcune NPO e di visiting professor all’Università di Nagoya, porta oggi il suo contributo anche al tema della Society 5.0. Kuroiwa ha lavorato per ben 34 anni come dirigente della Toyota Motor Company, dove è stato responsabile per la Factory Automation e le attività di IT enhanced TPS e IMS (Intelligent Manifacturing System) basato sul TPS (Toyota Production System). Attualmente, Kuroiwa ricopre anche l’incarico di direttore del TPS Certification Institute. A dialogare insieme all’esperto giapponese sono i partner di I·Center Gianni Dal Pozzo, CEO di Considi, Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica, Roberto Santolamazza, direttore generale di t²i, e Fabio Cappellozza, presidente di Considi.
Il webinar è dedicato soprattutto alle PMI del territorio, che sono state identificate come la chiave per raggiungere la crescita sostenibile di medio e lungo termine necessaria alla Society 5.0, perché in Italia, proprio come in Giappone, esse rappresentano il tessuto produttivo di riferimento. Il vero rinnovamento, infatti, si concretizzerà solo quando il digitale riuscirà a dispiegare tutte le proprie potenzialità anche al di fuori dei processi di fabbrica, per dare risposte concrete e offrire soluzioni innovative ai problemi sempre nuovi della società in cui viviamo, diventando un elemento trasversale allo sviluppo di tutti i segmenti economici e sociali del vivere umano, mantenendo l’uomo al centro di ogni processo e perseguendo come obiettivo una migliore qualità della vita delle persone.
Una necessità di trasformazione che risulta tanto più attuale in questi mesi, nei quali la pandemia di Covid-19 ha radicalmente cambiato, nel giro di poche settimane, lo scenario economico e sociale mondiale: I·Center presenterà in questa occasione un nuovo Manifesto, rimodulando le proprie strategie verso un approccio aperto, di continua innovazione, inclusivo e sostenibile.
«La trasformazione digitale delle nostre imprese è una priorità assoluta, tanto più ora che dovremo affrontare una lunga e faticosa ripresa della normalità – ha commentato Gianni Dal Pozzo, CEO di Considi e partner di I·Center – Per questo Considi, insieme ad altri partner, ha dato vita al progetto I·Center: nato per le PMI, ai loro processi interni, a macchinari e impianti, ai clienti e fornitori, e soprattutto alle persone che popolano questo ecosistema. Migliorare le imprese significa migliorare la vita delle persone; cioè, da ultimo, affinare tecnologie che siano human centered».
«In questi giorni si fa un gran parlare dell’assenza di un progetto per lo sviluppo del Paese – ha dichiarato Gianni Potti, presidente di Fondazione Comunica – Ma mancano idee forti e gli interventi sono per lo più frammentati e a pioggia. Da Kuroiwa e dal 5.0 della Society giapponese arriva una proposta che è la naturale evoluzione in termini di ambiente, energia, con la persona al centro, dell’Industria 4.0 sviluppata in Europa. Un’occasione straordinaria per ripensare e ridisegnare le nostre aree urbane, ma anche la filiera produttiva delle nostre imprese, con ciò soprattutto contribuendo a migliorare la qualità della vita. Un’idea che noi sposiamo con il “Manifesto italiano di Society 5.0“, il primo documento che propone uno sviluppo equilibrato, il recupero di forti valori legati al lavoro e alla comunità. Un’occasione per contribuire concretamente al futuro nostro e dei nostri figli».
«L’iniziativa I·Center è da subito a disposizione di tutte le imprese con le proprie competenze, tecnologie e metodi, come la grandissima esperienza che vediamo oggi proveniente dal Giappone – ha aggiunto Roberto Santolamazza, direttore generale di t2i – per lavorare su quella che preferiamo considerare una “rinascita” più che una ripartenza. E vogliamo iniziare da una fase di ascolto e confronto con le singole imprese, arrivando a definire scenari differenziati e opportunità rispetto alle variabili in campo».
«Eravamo nel guado della quarta rivoluzione industriale – conclude il Presidente di Considi Fabio Cappellozza –, appena terminata la convalescenza della crisi finanziaria del 2008, quando irrompe la crisi della pandemia di Covid-19. Pensiamo ci sia ancora qualche paradigma immutabile? Quale scenario si sia aperto, sarà lo spirito di adattamento scritto nel DNA delle nostre imprese, da sempre capaci di ripensare la propria funzione e missione, a dirlo. La crisi del Covid-19 ci dà l’opportunità di cambiare paradigma: pensare esclusivamente alle performance aziendali non basta più. Non è questo il cambiamento che farà sopravvivere le imprese. È la centralità dell’uomo, oggi, a fare la differenza».
Quello con Satoshi Kuroiwa è il primo dei tre workshop che I·Center ha programmato per questo 2020 con l’obiettivo di fare il punto, insieme a imprese, esperti e professionisti del settore, sullo stato dell’arte del programma Industria 4.0 e sulle prospettive future di sviluppo, prendendo in considerazione le esperienze di Paesi considerati benchmark per l’Italia, quali il Giappone e la Germania. L’emergenza coronavirus che ha investito tutto il mondo, però, ha costretto a rivedere l’agenda e soprattutto le modalità di svolgimento degli incontri, che si tengono ora necessariamente online e non più in presenza fisica. I prossimi due appuntamenti vedranno la partecipazione del ministro per l’Innovazione Paola Pisano e dei vertici della Fraunhofer-Gesellschaft, uno dei più importanti centri di ricerca applicata della Germania.