Padova fra Fisica e Musica dal ‘600 ai giorni nostri
30 Novembre 2017“Padova fra Fisica e Musica dal ‘600 ai giorni nostri”, ciclo di conferenze e concerti nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Padova ed il Conservatorio C. Pollini, presenta l’ultimo incontro sabato 2 dicembre.
Alle ore 15 e alle 17.30 si potrà visitare il Museo di Storia della Fisica di Via Loredan
Il Museo propone per questo terzo evento di esaminare il strumenti e gli esperimenti che segnarono fra ‘800 e ‘900 la nascita della fisica moderna. Si vedranno ad esempio i primissimi tubi a raggi X e dei tubi di Braun, antenati della televisione. Si potranno scoprire delle lastre radiografiche realizzate nel 1896, appena quindici giorni dopo la scoperta dei raggi X, e gli apparecchi che venivano impiegati a fine Ottocento per studiare la radioattività dell’aria. Si avrà inoltre l’occasione di esaminare gli strumenti con cui Bruno Rossi, uno dei padri della fisica delle particelle, avviò a Padova lo studio dei raggi cosmici.
Alle ore 16 in Aula Rostagni, ingresso da via Paolotti, saranno presentati dal prof. Giulio Peruzzi i grandi mutamenti nella fisica tra ‘800 e ‘900 cui seguirà una disamina del linguaggio musicale novecentesco a cura di Annie Fontana.
E proprio della M° Fontana sarà eseguito Planh, brano inedito per baritono, duduk, clarinetto, violino e violoncello ispirato dalle preghiere ebraiche Shemà, il cui valore universale rievoca la forza dell’atto di fede, e Kaddish, spesso usata anche come canto funebre.
Alle 16.45 invece il concerto della Sax Orchestra Pollini, sempre in Aula Rostagni, sotto la direzione artistica del M° Luigi Podda: un programma frizzante che spazia dalle colonne sonore di Zimmer ai virtuosismi dell’Entertainer di Joplin passando per composizioni di T. Monk e P. Alessandrini. Protagonista di quest’ultima parte è quindi il sassofono, una delle grandi invenzioni del diciannovesimo secolo in ambito musicale.