
Non dirmi che hai paura
18 Marzo 2014L’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, in collaborazione con Giangiacomo Feltrinelli Editore e l’associazione Il razzismo è una brutta storia, ospita a Padova lo scrittore Giuseppe Catozzella, autore di Non dirmi che hai paura sarà protagonista di due appuntamenti in città.
Dalle 8:45, presso l’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano, Giuseppe Catozzella discuterà con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dei viaggi della speranza, di migrazioni e razzismo attraverso la storia struggente di un’eroina dei nostri tempi: Samia Yusuf Omar, l’olimpionica somala morta nel 2012 nelle acque del Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti. Il dibattito sarà favorito dalla moderazione di Cristina Sartori, giornalista professionista, e dall’intervento di Daria Quatrida, assegnista di ricerca ed esperta di progetti di sviluppo in Africa subsahariana del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DiSSGeA), dell’Università di Padova. Durante l’incontro sanno proiettati i cortometraggi sul tema delle discriminazioni da tutto il mondo “Look Around. Per non restare indifferenti”, un progetto realizzato dall’associazione Il razzismo è una brutta storia con l’Unar Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
Alle 18:00, presso la Libreria LaFeltrinelli di via San Francesco, Giuseppe Catozzella presenta Non dirmi che hai paura (Feltrinelli, Milano 2014). Con l’autore dialogano Pietro de Perini – Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova – e Antonio Lauriola, redattore. La proposta che l’Ufficio presenta alla città nasce dalla convinzione che raccontare storie sia un modo per superare le discriminazioni che nascono dagli stereotipi e per favorire la convivenza interculturale e la formazione di un’identità personale e comunitaria. In linea con Razzismo e sport, il tema di quest’anno per la della Giornata Internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, l’incontro con l’autore di Non dirmi che hai paura rappresenta una doppia opportunità: riflettere sul moderno Olocausto delle migrazioni nel Mediterraneo; confrontarsi con la letteratura quale elemento culturale e sociale di fondamentale importanza.
Giuseppe Catozzella ha raccontato la vita reale di Samia Yusuf Omar, e l’ha reinventata scrivendo un romanzo che ha riscosso il plauso di importanti esponenti della cultura italiana e che la critica ha già eletto tra i principali candidati alla vittoria del Premio Strega 2014.
Un successo che ha superato i confini nazionali, come dimostra la scelta di Penguin – il noto editore statunitense – che ha già acquistato i diritti per USA e Canada e prevede la distribuzione nei Paesi del Commonwealth.
Giuseppe Catozzella è nato nel 1976 a Milano dove si è laureato in filosofia all’Università degli Studi. Dopo la laurea si è trasferito per un lungo periodo in Australia, a Sydney, e poi è tornato a vivere a Milano. Scrive articoli, reportage e inchieste su “L’Espresso”, “Sette” de Il Corriere della sera, “Granta”, “Lo Straniero”, milanomafia.com, e ha collaborato con la trasmissione televisiva “Le Iene”. Tiene un blog sul sito de “Il Fatto Quotidiano”. Ha tenuto conferenze alla Columbia University di New York e alla F.I.U. University di Miami, e lezioni alla U.M. University di Miami e in altri atenei e scuole italiani, oltre che alla Scuola Holden di Alessandro Baricco. Ha pubblicato i racconti Il ciclo di vita del pesce (Rizzoli, “Granta”, 2011), Fuego (Feltrinelli Zoom, 2012) e i romanzi Espianti (Transeuropa, 2008), Alveare (Rizzoli, 2011; Feltrinelli, 2014). Non dirmi che hai paura (Feltrinelli, 2014) è il suo ultimo romanzo.
Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre la Somalia è sempre più preda dell’irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L’appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre. Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.