L’amara storia di Adriano Buzzati-Traverso

9 Dicembre 2013

Il suo ultimo libro avrebbe dovuto intitolarsi “Paese senza domani. La distruzione del sapere”. La vicenda del genetista Adriano Buzzati-Traverso e del suo Laboratorio internazionale di genetica e biofisica di Napoli nell’Italia del boom economico degli anni Sessanta – raccontata in un recente volume dallo storico della scienza Francesco Cassata – ha molto da dire all’Italia di oggi, attraversata da polemiche senza fine sulla fuga dei cervelli, sugli scarsi investimenti nella ricerca scientifica, sulla crisi del sistema universitario, sulla perdita di competitività nella scacchiera internazionale. Coronamento di una battaglia decennale condotta da Buzzati-Traverso, in collegamento con i maggiori centri di ricerca internazionali, il Laboratorio napoletano ebbe purtroppo vita breve. La sua storia rappresenta una delle tante occasioni mancate del Bel Paese; una storia che mette bene in luce le criticità strutturali e le inadeguatezze del sistema italiano, al di là delle crisi economiche sistemiche. Descrivendo l’intreccio tra politica, organizzazione della ricerca scientifica e sviluppo economico, Cassata ricostruisce minuziosamente uno spaccato della storia italiana e della storia della biologia del Novecento.