
Isole
13 Maggio 2013Juan, o Hoanui nella sua lingua madre, vive in un’isola della Polinesia. Il primo capitolo si apre con la sua partenza, a bordo di una fragile imbarcazione verso il mare aperto, dove è deciso a por fine alla sua vita. E’ il punto di partenza di una ring composition che si chiuderà solo nell’ultimo capitolo. Quelli successivi sono affidati ciascuno a una delle voci dei protagonisti: Juan; Teiki (lo sciamano dell’isola), Eeva (già morta e grande amore di Juan), gli amici Roberto (violinista in conflitto tra l’esuberanza del carattere e i freni dell’educazione familiare), Kurt (flautista corpulento dallo spirito vitale, insofferente alle regole e inconsueto osservatore) e Liliann (attratta dal gruppo e dal genio mancato di Ronald, agente di borsa con un grande sogno nel cassetto). Dalle voci dei personaggi si dipana la storia. Attraverso la personalità dei singoli personaggi, acquistano rilievo, di volta in volta, tematiche legate ad assunti di attualissima rilevanza sociale (l’accettazione dell’altro, la diversità, l’amicizia) e, mai banalmente, esistenziale (la reazione alla morte, la rilevanza/irrilevanza dello spazio e del tempo al cospetto delle profondità della vita e dell’amore, l’individuo e il collettivo).
Pierre Turcotte italiano di nascita, ma di origini canadesi, da oltre vent’ anni lavora in ambito finanziario come consulente per lo sviluppo territoriale di un importante gruppo bancario. La sua formazione accademica si è sviluppata, in passato, anche in ambito artistico. Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Venezia, ha iniziato, nel corso degli anni ottanta, una carriera che lo ha impegnato come concertista, didatta e, occasionalmente, come critico/recensore indipendente di spettacoli musicali in Italia.