#ioleggoperchè: Barbara Codogno
25 Ottobre 2016Alla Libreria IBS, in occasione di #ioleggoperchè, Barbara Codogno con il suo nuovo libro “Il dio dei topi”.
Un gotico contemporaneo, un romanzo claustrofobico con un’architettura speculare. Ai luoghi kafkiani e del “sottosuolo” annodati nei sotterranei di un dipartimento universitario di ricerca condotta sugli animali – nello specifico attraverso la costruzione di un sadiano “condominio” dove i topi sono usati per testare antidepressivi commissionati da un’azienda
farmaceutica – corrisponde un ballardiano “condominio” abitato da uomini, non meno violento, e
che induce alla riflessione: chi sono le vere cavie? I topi o gli uomini?
Il romanzo racconta la storia di Bianca, una ricercatrice universitaria che, a causa del suo amore per una topolina, verrà eliminata dal sistema-dipartimento, per il quale vita, amore e piacere sono soltanto gioco al massacro, lotta per il potere, specifico di interessi.
In queste pagine secche e decise – dove Codogno rafforza la tensione linguistica attraverso l’uso indistinto di pensato e parlato – sono tanti i temi di attualità, a partire dall’importante denuncia contro la vivisezione. Codogno descrive anche il mondo del lavoro e quello dell’Università baronale come anticamere della signoria sui corpi giovani, sequestrati, soggiogati, illusi e, tuttavia, mai davvero innocenti. In effetti, sempre corpi femminili.
L’autrice: Barbara Codogno è nata a Padova dove vive. Laureata in filosofia estetica con una tesi sul filosofo René Girard, da sempre indaga temi quali la violenza, il sacrificio, il capro espiatorio. Giornalista, scrive, tra l’altro, per le pagine culturali del Corriere del Veneto. Dirige la rivista di antropologia visuale Fieldworks Magazine. Critica d’arte e curatrice si occupa di arte contemporanea. Poetessa e scrittrice ha pubblicato per Apogeo, Ediarco, Perrone e Gaffi. Questo romanzo, dopo “Cosa sognano le donne” e “PCR. Per colpa ricevuta. Due favole per adulti” è il suo terzo lavoro per i tipi di Cleup.