Il Museo del Cairo prima e dopo la Rivoluzione

14 Maggio 2014

È il 28 gennaio 2011, dopo tre settimane di dimostrazioni, la folla ondeggia, carica, si scontra con la polizia. Incendia la sede del governo e, mossa da chissà quale istinto, si dirige verso un edificio di mattoni rossi. Vi entra lasciando lungo il percorso vetrine sfasciate, oggetti frantumati. Qualcuno fa man bassa di quel che trova, prende e arraffa oggetti, anche alla cieca. Altri, pentiti dello scempio, abbandoneranno nei giorni successivi busti, statue e maschere funebri nei cassonetti della città. Non è un luogo qualsiasi quel palazzo rosso, è la Sancta sanctorum di un paese. È il Museo archeologico del Cairo. Parte dei reperti sono stati ritrovati, altri restaurati, altri rintracciati nei cataloghi di aste, alcuni dissolti nel nulla di segrete collezioni private.
Per l’immenso patrimonio in esso contenuto, esiste un prima e un dopo rivoluzione per il Museo del Cairo?