I Notturni d’Arte visitano il Museo Storico della Terza Armata

25 Agosto 2015

Costituita per iniziativa del Generale Alberto Aliberti e inaugurata il 30 agosto 1956, l’esposizione presenta cimeli, documenti e memorie storiche legati alla Terza Armata durante la Grande Guerra: impegnata nella zona del Carso e del basso Piave, fu protagonista di importanti pagine di storia nazionale. Comandante dell’Armata durante la guerra fu Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d’Aosta, cugino di Re Vittorio Emanuele III.
Il patrimonio museale venne costituito inizialmente con le donazioni delle famiglie Savoia e Villasanta – durante la Grande Guerra il Generale Nino Villasanta fu segretario del Duca d’Aosta – e con successivi lasciti che hanno ulteriormente arricchito la pregevole collezione. Sono esposte armi, divise e cimeli, che mostrano le condizioni di vita dei soldati all’epoca e i loro equipaggiamenti; è presente anche documentazione cartografica, come le carte in scala 1:100.000 che venivano disegnate a mano e colorate a pastello ogni mattina presso il Comando della Terza Armata per indicare la dislocazione di soldati. Da segnalare inoltre gli album fotografici che raccolgono gli scatti realizzati da operatori dello Stato Maggiore italiano e di quello austro-ungarico. Tra le immagini presentate anche le rare foto aeree scattate dal Capitano Natale Palli che volò su Vienna insieme a Gabriele D’Annunzio. Si ricorda inoltre una raccolta di piccole lastre stereoscopiche che ricreano, con profondità tridimensionale, scene di vita della Grande Guerra. Altre testimonianze significative sono i numeri de “La Tradotta”, il giornale di trincea della Terza Armata, e le cartoline che negli anni del conflitto incitarono a sottoscrivere il prestito nazionale. Sono consultabili, in formato digitale o cartaceo, anche moltissimi documenti: ordini di operazioni, appunti, lettere, messaggi e manoscritti. Vi è infine una raccolta di circa sessantamila firme di reduci o parenti degli ex-combattenti della Terza Armata, donata al Duca d’Aosta a Torino nel 1926, nella quale si possono trovare quelle di personaggi illustri che hanno fatto la storia d’Italia, tra cui Enrico Toti, Francesco Baracca, Folco Ruffo di Calabria, Giuseppe Ungaretti, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni, Mario Sironi.