Alla scoperta di Pietro d’Abano

25 Luglio 2014

Acclamato docente di medicina e filosofia all’Università di Padova, dove fu chiamato nel 1306 dopo aver insegnato all’Università di Parigi, Pietro d’Abano fu lo scienziato più rappresentativo del tempo; fu l’ispiratore del complesso progetto iconografico del ciclo affrescato da Giotto a Palazzo della Ragione a partire dal 1308, distrutto dall’incendio del 1420, ma rifatto entro il 1440 da Nicolò Miretto e da Stefano da Ferrara. Con questi affreschi fino al 24 agosto dialogano i lavori di Renzo Piano nella mostra che la Biennale di Architettura “Barbara Cappochin” dedica a uno dei più importanti architetti contemporanei, il secondo e ultimo italiano a vincere il Pritzker Prize. Dopo i saluti istituzionali si terranno la conversazione di Giuseppe Ongaro, medico e studioso di Storia della Medicina e le visite guidate a Palazzo della Ragione, dove sarà possibile ammirare gli affreschi e visitare la mostra di Renzo Piano. A rendere ancora più piacevole la serata sarà lo spettacolo di danza a cura di A.N.D.A Associazione Natura Danza Ambiente, con la regia di Roberta Riccoboni e la direzione artistica di Giuliana Martinello.
E’ stata presentata l’iniziativa “I Notturni d’Arte” che torna ad animare l’estate padovana con una nuova edizione che metterà in luce “la bella Padova culla delle arti”, come la definì Shakespeare nella commedia La bisbetica domata ambientata proprio a Padova. Organizzata dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Padova, anche quest’anno con il contributo di Cassa di Risparmio del Veneto, la manifestazione, giunta alla XXVIII^ edizione, farà risaltare il ruolo della nostra città, fucina di ingegni raffinati, di creatività artistica, di spirito imprenditoriale e luogo di fede: Padova ha dato i natali e accolto grandi nomi nel campo delle lettere, delle scienze e delle arti dall’antichità ad oggi.
I Notturni d’Arte vanno così a riannodare i fili che legano a Padova personaggi illustri conosciuti in tutto il mondo che hanno lasciato un segno profondo nella storia della nostra città e nei suoi monumenti, e che possono quindi costituire dei forti attrattori culturali e turistici. Come nelle precedenti edizioni l’intreccio di luoghi d’arte, vicende storiche, spettacoli realizzati per l’occasione, iniziative per bambini, va a delineare un racconto molto coinvolgente. Un racconto che sarà scandito da ventisei serate, da martedì 29 luglio a mercoledì 3 settembre 2014, con nomi eccelsi della cultura universale, dal grande rinnovatore della pittura Giotto al fondatore della scienza moderna Galileo Galilei, dalla prima donna laureata al mondo Elena Lucrezia Cornaro Piscopia al padovano che scoprì l’Egitto faraonico, Giovanni Battista Belzoni, senza dimenticare sant’Antonio, il santo più amato nel mondo. Sarà un’occasione anche per scoprire alcuni padovani meno noti al grande pubblico che hanno contribuito a diffondere la fama di Padova nel mondo, come Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, considerato il maggiore cartografo italiano dell’età moderna ed uno dei più apprezzati in Europa. Tra le novità di questa edizione dei Notturni si segnala la presenza di un’interprete LIS – Lingua dei Segni Italiana che renderà accessibile al pubblico sordo tre serate (29 luglio, 22 e 27 agosto). Uno dei centri strategici nel nord est della penisola in età augustea, terza città più importante dopo Roma e Cadice in età imperiale, polo di attrazione di artisti e letterati grazie al mecenatismo delle corti signorili, ma anche sede di una delle più antiche Università d’Italia: Padova si è caratterizzata nei secoli come una meta irrinunciabile e di forte richiamo per l’intellighenzia proveniente da tutta Europa, attirando le menti più brillanti e ponendo le basi per un ambiente particolarmente propizio al dibattito culturale e allo sviluppo della scienza. È infatti la grande tradizione scientifica a connotare Padova nei secoli.