La distrazione, l’impertinente
15 Febbraio 2012La distrazione, l’impertinente.
Gli apparati prediligono persone attente che fanno domande pertinenti. Ma, la parola e l’istanza di un bambino, di un ragazzo, di un giovane, di un curioso non si lasciano soggiogare facilmente, e richiedono Altro e sempre Altro ancora. Qualcosa distrae, e ne esce una parola che appare impertinente per il contesto sociale e morale, ma che ha invece bisogno di ascolto e intendimento per capirne l’orientamento e la direzione. È la parola che è impertinente e distrae e per via di queste virtù non può esserci sazietà di senso, di sapere e di verità nella vita di ciascuno, perché l’esigenza va sempre oltre.