Incontro con Claudio Pozzani
30 Novembre 2012La partitura del verso, scandita dal ritmo del piede che si alza e si abbassa al pari dell’espressività tonale, spinge all’esteriorizzazione dell’io: Claudio Pozzani, forte presenza scenica, ’vomita’ l’anima sui pavimenti della prestigiosa sala Rossini del Caffè Pedrocchi, una delizia visiva che rimanda ai fasti dell’epoca napoleonica. L’incontro, a cura della rivista di poesia ‘Inverso’ e presentato da Francesco Manna, ha voluto dire tante cose sulla poesia di oggi e domani: è stato quasi imbarazzante sentirsi toccare in maniera così vivida, le zone di ombra sono state scoperte. A un certo punto, la voce nel silenzio, nessuno che fiatava: la bella mimica di Pozzani coinvolgeva, appassionava, accalorava i presenti. Non c’è una regola nella poesia, solo ’tu sei quello che non sai’, non resta che intraprendere una ’marcia nell’ombra’, alla scoperta dell’io. Una nota di merito va alla rivista quadrimestrale di poesia ‘Inverso’ che ha saputo organizzare un vero e proprio mini festival di poesia, per tre giovedì di fila un incontro con un poeta: prima di Pozzani, De Angelis e Mussapi hanno avuto occasione di calcare la scena sempre in Sala Rossini, perché ’né al denaro/ né all’amore/né al cielo’ la poesia sa negarsi, la poesia è totalità. Nella speranza di assistere presto a un’altra iniziativa simile, dedichiamoci alla lettura. Dedichiamoci alla vita, perché la poesia è vita.