Economie di Solidarietà
30 Maggio 2012Partecipano i rappresentanti di alcune realtà presenti nel quartiere Arcella: Stefano Carati di Amici dei Popoli, Enrico Marescotti di IPSIA, Emanuele Cenghiaro di Tuttogas, Luca Bertazzo di Permicro, Paolo Visentini di Angoli di Mondo.
L’esperienza di IPSIA nei progetti di costruzione delle Reti di Economia Solidale (RES) in Brasile è stata principalmente quella di supportare e finanziare le competenze locali. Si è trattato di due progetti gemelli nel Nordest del Brasile (uno nelle favelas di Recife e uno in quelle di Salvador de Bahia), che hanno instaurato e sviluppato una rete di soggetti locali, coordinata da un’equipe di formatori locali con a capo Euclides Andrè Mance. In Italia l’Economia Solidale non è nata sulle stesse radici: importare automaticamente il modello latino-americano non è semplice, occorre una inculturazione delle teorie e degli strumenti: questa è la sfida per chi vuole misurarsi in Italia con l’Economia Solidale. L’Economia Solidale si fonda: sul consumo critico: quello che mi serve, non il superfluo; sul consumo responsabile: compro quel prodotto perché così sostengo quella microimpresa; su un altro modo di considerare la produzione e il consumo: non solo solidarietà corte, ma solidarietà lunghe: non devo considerare solo il consumo e il prezzo, ma anche il contenuto sociale del prodotto. La solidarietà deve costruire filiere sul territorio: legami e connessioni non soltanto produttivi, ma in tutti i campi, filiere culturali: anche quelli che suonano alle feste, che fanno le serenate …. pezzi di cultura e di tradizioni di quel territorio!