Alessandra Celentano a Padova

29 Ottobre 2012

Alessandra Celentano (Milano, 7 novembre 1966) è una coreografa e ballerina italiana. Nipote del cantante Adriano Celentano, studia danza classica sin da bambina e si perfeziona presso l’Opera di Stato di Budapest e successivamente al Corso di Perfezionamento Professionale di danza a Reggio Emilia. È stata prima ballerina nell’Aterballetto diretto da Amedeo Amodio e ha ricoperto il ruolo di Maître de ballet in diversi teatri italiani: Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Firenze per MaggioDanza. È stata docente presso la Scuola di Perfezionamento Professionale di Danza a Reggio Emilia. Dal 2003 partecipa al programma televisivo Amici di Maria De Filippi in qualità di insegnante di danza classica.

“Danzare è come parlare in silenzio. È dire molte cose, senza dire una parola” (Yuri Buenaventura). Se ti fosse possibile far parlare la Danza, quali parole attribuiresti a lei? Qual è il significato che vorresti che trasmettesse?
La danza è tante definizioni, ma l’essenziale è che traspaia la verità – quella del corpo – tutto ciò che noi esprimiamo attraverso di esso deve essere vero, non ci può essere finzione. Io non amo sia nella danza sia nella vita (e paradossalmente per me la danza è vita) quello che è finto, irreale: mi ritengo una persona molto spontanea. La verità presuppone anche una sorta di onestà, di buona predisposizione verso gli altri: la danza non può avere maschere, rispecchia il tuo carattere e la tua personalità. Ricordo che quando ero piccola, mi veniva spesso ripetuto “dimmi come danzi e ti dirò chi sei”. Niente di più vero, ogni movimento rispecchia il tuo essere: chi ha un carattere più forte può avere un portamento più deciso, mentre per fare con naturalezza gli adagi bisogna avere un temperamento più morbido, più malleabile. La danza non è solo personalità ovviamente, è tante altre cose, disciplina, concentrazione, dedizione, tecnica e sacrificio, non è per niente semplice.

Hai avuto occasione di ricoprire la carica ‘Maitre de Ballet’ in numerosi teatri italiani e europei: quale di questi “palchi” ti è rimasto maggiormente impresso nel cuore? Vivere il teatro è anche conoscere grandi personalità artistiche: racconta un incontro che ricordi con piacere e che ancora oggi consideri fondamentale per la tua formazione.
Io ho calcato la scena di teatri italiani, internazionali e mondiali sia come ballerina, sia come maitre de ballet, sia come coreografa: per me il teatro è casa, è un mondo a sè che ritrovo con piacere uguale ogni volta, non cambia che sia il Teatro alla Scala o l’Opera di Roma, ci sono i macchinisti, i direttori di scena, il pubblico, insomma ci sono delle certezze che, pur con le loro piccole differenze, restano immutate nel corso degli anni. Io ho a cuore tutti i teatri in cui sono stata, non c’è niente che si possa equiparare all’atmosfera di un teatro, mi fa sentire perfettamente a mio agio. Per quanto riguarda gli incontri, non vorrei dimenticarne qualcuno, ma sicuramente al di là dell’Accademia di danza che ho frequentato in gioventù, Amedeo Amodio e Elisabetta Terabust sono state le persone che più hanno contribuito alla mia formazione, anzi hanno fatto di più, mi hanno dato l’opportunità di lavorare con i più grandi coreografi e maestri esistenti al mondo. Sono esperienze che arricchiscono: quando vivi certi insegnamenti in prima persona sul tuo corpo, poi sai esattamente come trasferirli, come insegnarli agli altri. Al giorno d’oggi c’è molta improvvisazione, ma senza basi non si può andare lontano.

Ritieni che il programma televisivo “Amici di Maria de Filippi” sia un buon trampolino di lancio per far capire ai giovani che il ballo è un’espressione artistica che richiede impegno e sacrificio?
Ritengo che la trasmissione abbia fatto molto bene alla danza – poi ovviamente è un fatto di gusto, può piacere di più o di meno – le discussioni, le lezioni, l’apparire mediatico, tutto questo ha aiutato il grande pubblico a conoscere la danza: si sa che per intraprendere questa professione ci vogliono determinati requisiti e tanto sacrificio. Per me il ballerino deve avere una predisposizione naturale che poi con il duro lavoro può essere migliorata. Questo discorso vale anche per la vita: senza impegno non si può raggiungere risultati, uno stesso avvocato per entrare in un tribunale ha alle spalle anni di studi e di tirocini. “Amici di Maria de Filippi” fa appassionare i ragazzi a quest’arte meravigliosa che dovrebbe venire considerata di più all’interno del nostro paese.

Provieni da una famiglia di artisti: quanto questo ha influenzato le tue scelte di vita?
La mia non è di certo la classica famiglia canonica, la mamma cantante di lirica, il papà un musicista discografico, lo zio lo sappiamo, la sorella che suona il pianoforte: siamo una famiglia di artisti e quindi già la parola presuppone tutta una serie di cose. Io ho scelto un altro campo, quello del teatro e della danza classica, più vicino a quello di mia mamma, che come mezzosoprano si è esibita in numerosi teatri. Sicuramente lei, che pure ha fatto danza classica da piccola, mi ha trasferito questa passione. Ho iniziato contemporaneamente con mia sorella pianoforte e danza ma poi, ognuna di noi ha preso la sua strada, lei suona e io ballo. Non ci hanno mai ostacolato nelle nostre scelte, la famiglia è molto importante sia a livello economico sia a livello spirituale, ci aiuta a capire se ci sono quelle reali possibilità che ti permettono di scegliere se fare un mestiere o un altro.

A Padova per uno stage presso la scuola Padova Danza: è la tua prima volta in questa città? Cosa ti ha colpito di più?
Sono stata a Padova quando ballavo, ma mi ricordo poco: venivamo con il pullman e poi ripartivamo, c’era poco tempo per andare in giro. In ogni caso, ho amici padovani, me ne hanno sempre parlato bene. Sabato sera Gabriella mi ha portato a cena in centro e ho avuto occasione di constatare come sia veramente una bellissima città, a misura d’uomo. E poi, diciamocelo tra noi, un po’ veneta lo sono anch’io, mio zio Adriano è veneziano.
Sono stata molto contenta che Gabriella mi abbia invitato, qui a Padova Danza ho trovato un’ottima realtà con ragazzi preparati: lavorare con loro è molto soddisfacente e mi sento utile perchè so di poter fare qualcosa, ci sono già delle ottime basi. Il mio non è un lavoro, ma una grande passione ed è per questo che in tutto quello che faccio, che sia una lezione, un balletto o una coreografia, io ci metto il cuore. Sarebbe veramente difficile per me trovare un amore così grande per un’altra cosa e mi reputo già fortunata a vivere una passione così intensa. Nella danza sono più i sacrifici delle soddisfazioni e io comunque ne ho avute tante – tra cui vivere la passione quotidianamente – e non posso chiedere di più. Sono felice.

L’Associazione Padova Danza, presso cui si è svolto lo stage nei giorni 27 e 28 ottobre, propone regolari corsi di studio, maschili e femminili, a tutti i livelli, ed esperienza all’interno della Compagnia Padova Danza costituitasi nel 1998 e che vanta una molteplice e intensa attività. L’insegnante, Gabriella Furlan Malvezzi, insegnante coreografa diplomata alla RAD di Londra, è stata anche nominata componente della Commissione Consultiva per la Danza presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2002. Un ringraziamento a Mario Sguotti per averci concesso le foto scattate durante lo stage.
Coreografie eseguite in Opere Liriche, Opere e Operette: Faust, Rigoletto regia di F. Esposito, dir. Janos Acs, Carmina Burana di Carl Orff, direttore E. Mabilia, Coro Teatro Verdi di Padova, Orchestra del Conservatorio C. Pollini di Padova, operette da La Vedova Allegra a Cin Ci Là, No No Nanette, Al Cavallino Bianco, direzione dei Maestri O. Pulin, A. Pejretti, M. Pauselli, con le regie di Giampiero Cubeddu e Giancarlo Nicotra (1998/2000)
Coreografie eseguite in Musical, Galà e Commedie musicali: Jesus Christ Superstar regia di Nin Scolari (2000/2002), The Music Wall regia di Antonello Belluco, The Blues Brothers…gli orfani del Blues regia di Riccardo Recchia, …Chez Maxim’s: cent’anni di splendori prodotto da Pierre Cardin (2003), Barnum Show con gli artisti del Nuovo Circo, Patrizia testo di Arnoldo Foà, musiche di Fabio Concato, regia Roberto Innocente, Cocktail condotto da Massimo Giletti, con Lucrezia Lante della Rovere, Serate Premio Galileo 2000 Firenze (dal 2005 ad oggi), Amore di Fango regia di Gianluca Terranova, Teatro Politeama Lecce Tito Schipa, la voce dal Paradiso (2005), Omaggio ai Queen, richiesto per due anni di seguito al Festival di Vignale Danza, Stregati per la vita regia Antonello Belluco, (2007) Jazz Amore, la prima Jazz Dance Opera made in Italy, testi e musiche di Antonio e Francesco Pascarito, direzione musicale Primiano Di Biase, Au Lapin agile regia di Riccardo Recchia (2008), The Best of Movies, Evviva il Musical! (richiesto al Festival Vignale Danza 2009 e 2011, Padova,Jesolo,Asiago 2012), Noi siamo figli delle Stelle (Rassegna Villeggiando 2009 e nel Circuito ArteVen), (settembre 2009) Padova – Palazzo della Ragione – Il Concilio de’ Pianeti di Tomaso Albinoni, Orchestra I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone, regia Stefano Poda (settembre 2009), Treviso Fondazione Benetton – Palazzo Bomben Inaugurazione Mostra “Sardegna. Un altro pianeta“, progetto a cura di Vittoria Cappelli srl. (2009), Vittorio Veneto (TV) – Teatro Verdi Le Donne Gelose di Carlo Goldoni, regia Carlo Simoni, (dicembre 2009), Pop meets Classic (2009) con la Silver Symphony Orchestra dir. Fabrizio Castania, Padova Teatro G.Verdi Tributo agli ABBA con la Silver Symphony Orchestra (gennaio 2010), Vicenza Teatro Olimpico Premio Mezzalira con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta dir. Diego Basso (giugno 2010), Festival di Danza Città di Montegrotto Terme (PD) Pierina e il Lupo, storia di violenza, coraggio ed amicizia. Regia: Vittorio Matteucci Palaturismo di Montegrotto Terme (dicembre 2010) – Teatro Sociale di Cittadella (Ottobre 2011)– Auditorium del Conservatorio C. Pollini – Padova (settembre 2011), Il Risorto Opera rock di Daniele Ricci, musical promosso dalle Edizioni Paoline (18 agosto 2011) selezionato e rappresentato alla GMG di Madrid presso l’Anfiteatro del Parco Tierno Galvan – Gran Teatro Geox (aprile 2012) Missione Belem (settembre 2012) Festival Danza delle Terme (ottobre 2012), Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice (settembre/agosto/novembre 2011) con l’Associazione I Misurabili di Dolo, spettacolo su licenza di Anfiteatro Musica – Milano per conto di The Really Useful Group – London, Premio Difesa e Sicurezza Emilia Romagna “Marcia delle Nazioni” Serata di Gala (Teatro Antoniano di Bologna dicembre 2011), “Venezia Romantica” Hotel Cipriani Settembre 2011/Museo Cà Rezzonico (giugno 2011); “La Quintessenza” Performance di danza, musica e teatro Castello del Catajo Battaglia Terme (settembre 2012)
Coreografie eseguite all’estero: Spettacolo con l’Orchestra di Venezia diretta dal M.o Sandro Cuturello, tournèe nei più prestigiosi teatri della Cina, da Pechino a Shangai fino ad Urumqi, (2005) Gran Galà a Doha (Qatar) The Magic of Venice Dubai (Emirati Arabi) regia Fabio Momo direttore orchestra Riccardo Parravicini, scene di Raffaello Padoan, (2006) Hong Kong – Venere a Venezia, la magia del Carnevale, (marzo 2008) Venice and the Carnival Dream a Sharjah/DUBAI Emirati Arabi, (2007) Ginevra (Svizzera) Ospiti del Consolato in rappresentanza unica dell’Italia, (luglio 2008) Amman Giordania. Ospiti della Fondazione di Re Hussein presso il National Center for Culture and Performing Arts, in rappresentanza unica dell’Italia, (novembre 2008) Beirut / Libano, Festival della Cultura Italiana.