Centrodarte 25: musica e creatività senza confini

17 Gennaio 2025

Quando

17 Gennaio 2025 - 20 Gennaio 2025    
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Tipologia evento


Dal 31 gennaio al 17 maggio una serie di concerti con cui il Centro d’Arte ribadisce il suo ruolo di autentica avanguardia, offrendo al pubblico uno sguardo acuto e sempre più aggiornato sulle esperienze musicali più attuali.


Prima parte. Un viaggio musicale per celebrare 80 anni di creatività: 
il Centro d’Arte inaugura la nuova stagione e apre i festeggiamenti per il suo ottantesimo anniversario con Akira SakataJim O’ Rourke e una serie di eventi in esclusiva.

Come sempre, la molteplicità di questa offerta è possibile grazie all’organico rapporto dell’Associazione con l’Università degli Studi di Padova e al fondamentale sostegno del Ministero della Cultura. 
Anche per il 2025 si rinnova inoltre la media partnership con Rai Radio 3, che durante l’anno trasmette regolarmente le registrazioni dei concerti.

Il nuovo anno si apre con un doppio anniversario che celebra la musica e la creatività senza confini. Da un lato, l’ottantesimo anniversario dalla fondazione del Centro d’Arte, nato come associazione studentesca dell’Università di Padova nel 1945; dall’altro, gli 80 anni di Akira Sakatafigura iconica del free jazz internazionale e uno degli artisti più innovativi emersi dalla scena giapponese degli anni 1970. Insieme a Sakata, torna a Padova anche Jim O’ Rourke, per una serie di apparizioni esclusive per l’Europa. Akira Sakata in due dimensioni.

La serata inaugurale, in programma il 31 gennaio alla Sala dei Giganti, si articolerà in due set distinti.
 La prima parte si apre con un’esplorazione intima e riflessiva del duo di Sakata con Giovanni Di Domenico. La collaborazione, attiva da oltre un decennio, ha dato vita a due album di rara bellezza: “Iruman” (2014) e “And Life Also Same” (2021). La performance promette atmosfere rarefattemelodie luminose e momenti teatrali grazie al caratteristico recitato di Sakata, che unisce lirismo e imprevedibilità. A seguire, Sakata salirà sul palco con un ensemble creato appositamente per questa occasione, composto da alcuni dei migliori musicisti italiani del jazz contemporaneoPiero Bittolo Bon(sassofoni e clarinetti), Giorgio Pacorig (pianoforte), Stefano Dallaporta (contrabbasso) e Andrea Grillini (batteria).

L’1 febbraio, sempre al cospetto dei Giganti del Liviano, sarà dedicato a Bonjintan, il gruppo formato nel 2017 da Sakata insieme a Jim O’Rourke (qui alla chitarra elettrica), Giovanni Di Domenico (piano) e Tatsuhisa Yamamoto (batteria), al proprio debutto europeo. Per l’occasione, il quintetto si arricchisce del contrabbassista Darin Gray. Con due dischi all’attivo (“Bonjin Tan”, 2017, e “Dental Kafka”, 2020), la formazione esplora un universo sonoro che spazia dalle cavalcate free al jazz modale anni 1960, fino a composizioni dal gusto cameristico ed evocativi paesaggi sonori ispirati alla tradizione giapponese, rilette sotto la lente della musica contemporanea europeaSakata, protagonista della scena free jazz dagli anni 1970, ha collaborato con artisti del calibro di Peter Brötzmann, Bill Laswell e Merzbow. La sua carriera è un esempio di continua sperimentazione, che attraversa generi e culture. A distanza di una settimana, i riflettori si spostano su Jim O’Rourkefigura poliedrica della musica contemporanea, noto tanto per il suo lavoro con i Sonic Youth quanto per le sue collaborazioni con artisti come Tony Conrad e Christian Fennesz. La sua capacità di muoversi tra rock, pop, sperimentazione elettronica e colonne sonore lo rende un musicista unico nel panorama internazionale. Jim O’Rourke compositore elettroacustico.

Il 7 febbraio all’Auditorium Pollini il programma è dedicato all’attività, sempre più rilevante in questi ultimi anni, di Jim O’Rourke come compositore. Nel corso della serata ascolteremo due creazioni recenti (una delle quali eseguita insieme a Flavio Zanuttini alla tromba), presentate per l’occasione in rare versioni multicanale, grazie alla collaborazione con SaMPL e alla disponibilità dell’impianto sonoro allo stato dell’arte dell’Auditorium Pollini.

L’8 febbraio ci spostiamo alla Sala dei Giganti per presentare, per la prima volta in Europa, il trio Kafka’s Ibiki, gruppo formato nel 2013 da O’Rourke (chitarra elettrica, sintetizzatore), Eiko Ishibashi (piano) e Tatsuhisa Yamamoto(batteria), e dedicato all’esplorazione di quel territorio di confine che attraversa jazzfree music e minimalismo. Nel corso della serata il gruppo presenterà due set dalle caratteristiche ben distinte. Il primo sarà incentrato sull’improvvisazione libera, usuale modus operandi di questo ensemble, il secondo set invece vedrà gli stessi musicisti in veste di interpreti di una nuova composizione elettroacustica di O’Rourke, scritta appositamente per l’occasione.

Ritorna il festival Audiomanzia, dedicato alla sperimentazione sonora, la musica elettronica e la sound art. Strumenti tradizionali e sperimentali, analogici e digitali, spazializzazione del suono e intelligenza artificiale sono al centro delle pratiche di cinque tra giovani compositricicompositori e performer, molti dei quali si sono formati alla prestigiosa scuola dell’Institute of Sonology del Conservatorio Reale dell’Aia. Infatti il 7 e l’8 marzo sono di scena Laura AgnusdeiFrancesco CorviDaniele FabrisHugo Lioret e Farzaneh Nouri, in due doppie serate nell’appropriata dimensione del club (il Circolo Nadir con cui il Centro d’Arte collabora da anni).

Il 15 marzo, al Teatro Torresino di Padova, un altro evento raro: il ritorno dei The Outskirts, trio di improvvisazione nato a Chicago alla fine degli anni 2000 e ricostituito dopo 15 anni per celebrare i 50 anni del sassofonista Dave Rempis. Insieme a Rempis (sax), sul palco ci saranno Ingebrigt Håker Flaten (contrabbasso) e Frank Rosaly (batteria). La loro musica, un intreccio di energia esplosiva e raffinatezza cameristica, offre un viaggio sonoro unico e intenso.

L’11 aprile, alla Sala dei Giganti, sarà la volta di una collaborazione inedita tra Lino Capra Vaccina, pioniere del minimalismo italiano, e Mai Mai Mai, alias Toni Cutrone, che unisce sperimentazione elettronica e folklore mediterraneo. Il progetto, nato durante una residenza artistica per l’Ortigia Sound System e culminato in un album registrato nella suggestiva Chiesa di Gesù e Maria a Ortigia, si sviluppa in un dialogo profondo tra tradizione e modernità, sacro e profano.

Il 17 maggio, il trio formato da Brandon Lopez (contrabbasso), Ingrid Laubrock (sax) e Tom Rainey (batteria) chiuderà al Torresino la prima parte della stagione con un set che spinge al limite le possibilità del trio jazz tradizionale. Il loro album “No Es La Playa” testimonia l’intensità e l’originalità di questa formazione, capace di creare un equilibrio perfetto tra improvvisazione e rigore compositivo. Insieme a Lopez, tra i nuovi talenti più in vista sulla scena statunitense, completano il quadro di un trio che incarna l’essenza della musica d’avanguardia la sassofonista Ingrid Laubrock, figura di spicco della scena newyorkese, e Tom Rainey, batterista versatile e innovativo.

concerti hanno tutti inizio alle ore 21.00.

Per informazioni e biglietti:

www.centrodarte.it