Meditazione di Natale

16 Dicembre 2012

L’incontro sarà introdotto dal coro della comunità di CL di Padova, che eseguirà alcuni canti polifonici del periodo di Avvento e Natale. La meditazione prenderà spunto da due frasi che si trovano nel cosiddetto volantone, il manifesto che dal 1997 ogni Natale accompagna la vita del movimento di Cl, che quest’anno raffigura un’Adorazione dei pastori del pittore ferrarese Gaetano Previati.
La prima frase è stata pronunciata da Benedetto XVI nella santa Messa a conclusione dell’incontro con il “Ratzinger Schülerkreis”, il circolo dei suoi ex-allievi, a Castel Gandolfo domenica 2 settembre 2012: «Nessuno può dire: ho la verità – questa è l’obiezione che si muove – e, giustamente, nessuno può avere la verità. E’ la verità che ci possiede, è qualcosa di vivente! Noi non siamo suoi possessori, bensì siamo afferrati da lei. Dio ci è diventato così vicino che Egli stesso è un uomo: questo ci deve sconcertare e sorprendere sempre di nuovo! Egli è così vicino che è uno di noi. Conosce l’essere umano, lo conosce dal di dentro, lo ha portato con le sue gioie e le sue sofferenze. Come uomo, mi è vicino, vicino “a portata di voce”».
La seconda citazione è invece di don Luigi Giussani, si trova nel volume All’origine della pretesa cristiana: Volume secondo del PerCorso, Bur Rizzoli 2011. «Il miracolo più grande, da cui i discepoli erano colpiti tutti i giorni, non era quello delle gambe raddrizzate, della pelle mondata, della vista riacquistata. Il miracolo più grande era uno sguardo rivelatore dell’umano cui non ci si poteva sottrarre. Non c’è nulla che convinca l’uomo come uno sguardo che afferri e riconosce ciò che esso è, che scopra l’uomo a se stesso. Gesù vedeva dentro l’uomo, nessuno poteva nascondersi davanti a lui, di fronte a lui la profondità della coscienza non aveva segreti».