Le nevi del Kilimangiaro + Conferenza filosofica
5 Novembre 2012Film con con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan.
Michel non ha più un lavoro ma ha ancora una moglie a cui lo legano trent’anni d’amore, due figli e tre piccoli nipoti. La sua vita serena, trascorsa all’insegna dell’amicizia e della solidarietà, viene bruscamente interrotta da una rapina, in cui resta coinvolto e sconvolto insieme alla compagna, alla sorella e al cognato. Deciso ad ottenere giustizia e a recuperare il maltolto e due biglietti per l’Africa, regalo di anniversario dei figli, Michel scoprirà accidentalmente che uno dei suoi rapitori è un giovane operaio licenziato insieme a lui. Amareggiato ma persuaso all’azione, lo denuncia alla polizia che lo arresta davanti agli occhi dei due fratelli minori. Il ragazzo rischia adesso una pena di quindici anni e una detenzione lontana dai fratellini di cui da anni si occupava da solo. Dopo un duro scontro verbale col suo rapitore, Michel lo colpisce con uno schiaffo. Il gesto involontario lo getta in una profonda crisi da cui riemergerà interrogandosi sulla sua vita, sul valore del perdono e sul futuro di due bambini scompagnati.
Torna la doppia proposta Un filosofo al cinema e le Conferenze filosofiche, organizzate alla Multisala Pio X di via Bonporti 22 a Padova, da Centro di ricerche socioculturali, Facoltà Teologica del Triveneto, Centro studi filosofici di Gallarate, Istituto Aloisianum, Istituto italiani per gli studi filosofici, Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi e la supervisione del filosofo Umberto Curi. Anche quest’anno quattro gli appuntamenti, nei lunedì di novembre, a partire dalle ore 17.45 con la proiezione del film, il dialogo con il filosofo Umberto Curi, e in serata, alle ore 21, conferenza filosofica. Tema dell’edizione 2012 è la paura di volta in volta abbinata ai temi della speranza, dell’ordine, di Dio e infine rispetto al futuro.
Ultimo appuntamento con il film Le nevi del Kilimangiaro, del regista Robert Guediguian per declinare il rapporto paura e futuro, e il dialogo tra Salvatore Natoli ed Elena Pulcini.