Cow Spiracy

27 Gennaio 2016 By Valentina

Veneto Padova Spettacoli in collaborazione con l’associazione Essere Animali e Promovies presentano in anteprima esclusiva “Cow Spiracy – The Susteinability Secret (il segreto della sostenibilità)” di Kip Andersen, Keegan Kuhn e prodotto da Leonardo Di Caprio.

Il film-documentario proiettato in anteprima esclusiva al Fronte del Porto Filmclub fa luce su quella che viene definita l’industria più distruttiva del mondo contemporaneo, indagando i motivi per cui anche le principali organizzazioni ambientaliste mondiali hanno paura di parlarne.
Interverrà alla serata Serena Capretti dell’Associazione Essere Animali di Brescia che verrà presentata da Gianni Vitale.

Il film esplora l’impatto dell’allevamento e dell’industria animale sull’ambiente, investigando le politiche delle organizzazioni ambientaliste su questa questione. Fra le organizzazioni interrogate nel film vi sono Greenpeace, Sierra Club, Surfrider Foundation e Rainforest Action Network. L’allevamento di animali da molti è considerato come la principale causa di deforestazione, consumo d’acqua, inquinamento e produzione di effetto serra, della distruzione della foresta pluviale con la conseguente estinzione delle specie indigene e del loro habitat, dell’erosione del manto terrestre, delle cosiddette “zone morte” oceaniche, in cui i livelli di ossigeno sono talmente bassi che la vita è quasi impossibile e in cui riescono a vivere solo alcune specie di microorganismi, e di ogni altra forma di malattia ambientale. Nonostante ciò, questa pratica va avanti senza che nessuno si opponga. La sorpresa è il silenzio delle ong ambientaliste.
I registi documentano come, durante la realizzazione del film, i difensori degli allevamenti intensivi li abbiano messi in guardia sui rischi che correvano per la loro libertà ed incolumità personale in caso volessero continuare nell’indagine portando alla luce gli impatti di questa industria. Parallelamente, quando sono andati a intervistare esponenti delle principali organizzazione ambientaliste, Kip Andersen e il suo collaboratore con sorpresa si sono trovati davanti a persone spaventate, che non volevano affrontare in modo intenzionale l’argomento. Questo scioccante e al tempo stesso ironico documentario rivela il devastante impatto ambientale e nonostante ciò, evidenziando come questa pratica continui ad andare avanti senza che nessuno si opponga in modo fermo e deciso.